Il centro protesi dell’Inail di Budrio (Bologna) sta sperimentando un esoscheletro che consenta anche alle persone paraplegiche di provare a camminare.
Come leggiamo sul sito Superabile.it, qui, si tratta di una specie di armatura con una tecnologia “che, da un lato, sostiene il paziente in stazione eretta e, dall’altro, simula esattamente il movimento dei muscoli attraverso dei piccoli motori inseriti nell’esoscheletro e comandati dal busto”.
“Il progetto – spiega Franco Molteni, direttore dell’u.o. di riabilitazione dell’ospedale Villa Beretta di Costa Masnaga (Lc), dove si sta sperimentando su sei pazienti l’esoscheletro – è rivolto a tutte quelle persone che hanno subito una lesione midollare di tipo traumatico o vascolare, ma non rappresenta una soluzione per tutti. E in primo luogo non è adatto a chi ha avuto un ictus cerebrale”.
L’Inail prevede che l’esoscheletro possa entrare in commercio già a fine 2011.
Su www.uneba.org avevamo già presentato modelli di esoscheletro in via di perfezionamento in Giappone e negli Stati Uniti. Il modello sperimentato in Italia è invece l’evoluzione di una tecnologia creata in Israele.
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