Il 20% delle istituzioni non profit censite hanno dichiarato di svolgere attività di raccolta fondi. Sono però il 35% nel settore Sanità e il 34% nell’Assistenza sociale.
Tra le istituzioni maggiormente attive nella raccolta fondi spiccano quelle della Lombardia (20,4% di istituzioni che svolgono attività di fund raising); seguono quelle in Veneto (11,3%) e Emilia-Romagna (10,2%). In coda le istituzioni non profit del Sud ed Isole.
- 61% delle istituzioni usa il contatto diretto con il donatore per la raccolta fondi
- 55,5% usa l’organizzazione di eventi
- 11% usa internet
Sono alcuni dei dati tratti dal censimento del non profit 2011 diffusi ad aprile 2014 dall’Istat.
Istat, non profit e fund raising: comunicato stampa. I dati nel dettaglio
Istat ha diffuso anche alcuni dati sull’occupazione nel non profit e su bilanci e fonti di finanziamento
Alcuni dati in sintesi
Il totale delle entrate di bilancio delle istituzioni non profit è risultato pari a 64 miliardi di euro, mentre le uscite totali ammontano a 57 miliardi.
Lombardia e Lazio da soli coprono circa il 50% del totale di entrate ed uscite
Per l’86,1% delle istituzioni non profit la fonte di finanziamento principale è di provenienza privata, mentre nel 13,9% dei casi è prevalentemente pubblica.
Il settore Sanità è quello in cui ha più peso il finanziamento pubblico, pari in media al 36% del totale. Segue il settore Assistenza sociale e protezione civile con il 32,8%.
La maggior parte delle spese delle istituzioni non profit è destinata all’acquisto di beni e servizi (38%) e alla retribuzione del personale dipendente (31%). Sanità e l’Assistenza sociale e protezione civile presentano la quota più elevata di costi per i dipendenti (rispettivamente 45,8% e 45,6%).
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