La zona di Grosseto è quella che meglio si fa carico delle esigenze delle persone non autosufficienti.
E’ uno dei dati che emerge da “Welfare territoriale e non autosufficienza in Toscana”, studio realizzato da Fondazione Zancan e Cisl Fnp della Toscana.
I dati raccolti e analizzati riguardano 10 delle 34 zone distretto della Toscana e sono stati raccolti tra ottobre 2012 e maggio 2013.
I dati evidenziano grande eterogeneità nella composizione dell’UVM (Unità di valutazione multidisciplinare): geriatra, neurologo, fisiatra, psichiatra e personale amministrativo sono presenti sono in alcuni casi, gli stessi medici di medicina generale non sempre sono presenti con la stessa frequenza. Il coinvolgimento dei famigliari? In una zona (Bassa Val di Cecina) è costante, a Grosseto, Firenze e Val di Nievole non c’è mai, le altre zone stanno in mezzo.
Le risposte date ai casi di non autosufficienza, spiega l’indagine, per il 2011, nei distretti considerati, sono state:
- 45,8% interventi domiciliari diretti e indiretti
- 37,7% residenzialità temporanea o permanente
- 10,4% titoli d’acquisto e contributi economici
- 6,5% inserimenti semiresidenziali
I curatori dell’indagine hanno anche realizzato, sommando vari fattori una classifica della capacità di farsi carico delle persone anziane non autosufficienti. Eccola.
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