Qui o qui sotto il comunicato stampa di “Cura il tuo prossimo come te stesso. Prenditi cura dell’uomo che invecchia”, convegno organizzato dall’Istituto Auxologico a Milano il 4 ottobre 2021 in collaborazione con Uneba e Aris.
A tenere la relazione d’apertura è stato il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza episcopale italiana.
“Siamo chiamati – ha detto mons.Bassetti- ad un compito non facile: accontentarsi di offrire all’anziano un’accoglienza amorevole ma a bassa professionalità, magari paghi di essere spesso gli unici a offrirla supplendo a carenze altrui, non sembra più abbastanza. L’assistenza all’anziano (paradigma dell’assistenza alla persona in generale) deve cogliere ‘i segni dei tempi’ ampliando il tipo di offerta, accentuando e differenziando la presenza di nuove professionalità pur all’interno del mandato unico di ‘curare il tuo prossimo’. I contesti ospedaliero, di RSA, o di cure domiciliari non devono essere mondi isolati e antagonisti: scienza di qua, assistenza di là. Ciascun modello deve rappresentare una offerta anche tecnica, un’opportunità non preclusa da posizioni ideologiche. Probabilmente soltanto uomini illuminati dalla Luce del Vangelo, oggi, hanno la capacità di declinare concretamente la difficile missione di ricucire il crescente distacco fra scienza e assistenza: anziani e disabili sono un campo di confronto importantissimo”.
Ecco il video integrale del convegno
“La pandemia – ha notato don Massimo Angelelli, direttore dell’Ufficio nazionale per la pastorale della salute della Conferenza episcopale italiana – è quel fattore scatenante che ha portato in evidenza come la popolazione anziana in Italia stia vivendo un momento storico di una solitudine nuova, per dimensione e per isolamento; la Chiesa, che legge i “segni dei tempi”, si interroga a vari livelli sulle proposte concrete per rispondere a questa nuova situazione”.
Il presidente Uneba Franco Massi ha portato un breve saluto iniziale. “Nel progettare le cure per gli anziani non servono contrapposizioni ideologiche – ha detto – né manicheismi. Rsa e assistenza domiciliare, ospedali e Rsa (e mi permetto di ricordare che in Italia ci sono più posti letto in Rsa che in ospedale!) comunità alloggio e appartamenti protetti non sono alternative tra cui scegliere. Sono opzioni diverse a seconda dei diversi bisogni della persona assistita. E’ in base ai bisogni che si scelgono le modalità di assistenza. Poiché il welfare del futuro sarà ancora più sotto pressione di adesso, desidero evidenziare ancora una volta che siamo già in ora in emergenza per il personale. In molte parti d’Italia mancano infermieri, mancano operatori sociosanitari, mancano medici. Per potersi prendere cura bene di chi ne ha bisogno bisogna anzitutto che ci siano donne e uomini che scelgono le professioni di cura”.
Claudio Lucifora ed Elena Villar dell’Osservatorio sull’invecchiamento attivo, CRILDA, del’Università Cattolica del Sacro Cuore hanno presentato i dati di una ricerca sul’invecchiamento.
L’Italia, emerge dalla loro ricerca, conta 14 milioni di over 65, il 23% della popolazione, 5 milioni e mezzo soffrono di tre o più malattie croniche, 4 milioni presentano disabilità. Un terzo degli over 65 e la metà degli over 85 presentano difficoltà nello svolgere normali attività della vita quotidiana. Analizzando i tassi di cronicità per regioni emerge che la Campania è la regione che presenta le peggiori condizioni di salute degli over 65. Lucifora e Villar definiscono la Rsa “l’unico luogo in cui i bisogni di cura delle forme più gravi di non autosufficienza possono essere adeguatamente soddisfatti”.

“Chi prefigura – ha detto Mario Colombo, Direttore Generale dell’Auxologico – un sistema fondato prevalentemente sui soli servizi domiciliari non tiene conto della realtà esistente, dovendosi invece ad un sistema con plurimi livelli di intervento, di intensità medica e sociale crescente, fino a ripensare in senso più medico e specialistico le nostre RSA, aprendole al territorio, integrandole con i servizi domiciliari, i centri diurni il volontariato».
Tra gli interventi al convegno, di cui il comunicato stampa dà conto, anche le voci di due enti Uneba
- Carlo Augusto Marazzini, Direttore Sanitario, Istituto La Provvidenza ONLUS, Busto Arsizio
- Filippo Cristoferi, Direttore Relazioni Istituzionali, Fondazione Maddalena Grassi, Milano
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