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Sindrome da alienazione genitoriale: che cos’è, che cosa può fare l’operatore.

Oltre novanta persone, cioè tante quante ne poteva ospitare la struttura, per un virtuale “tutto esaurito”, hanno partecipato sabato 8 maggio a Conegliano (Tv) al seminario di studio sulla sindrome da alienazione parentale organizzato dall’associato Uneba Fondazione Figli Maria Antonietta Bernardi, comunità d’accoglienza per minori.

Mettiamo a disposizione qui sotto, oppure trovate qui, l’intervento del neuropsichiatra infantile veneziano Lodovico Perulli, dedicato alla sindrome da alienazione genitoriale (PAS), che si verifica a quando il bambino con genitori separati rifiuta categoricamente il soggiorno presso uno dei due genitori. Si parla di PAS però in base a precisi criteri clinici: il semplice verificarsi della situazione non è sufficiente.

 Le cinquantotto slide presentano:

  • Origine della nozione di sindrome da alienazione genitoriale:
  • Chi causa il rifiuto di uno dei due genitori: il genitore che viene rifiutato dal bambino, l’altro genitore, il bambino stesso? In che modo?
  • Le possibili, e quasi sempre multiple, cause del rifiuto
  • Gli effetti psicologici sul bambino
  • Cosa possono fare gli operatori: la presa in carico multidisciplinare
  • Alcuni consigli per gli operatori

Trovate qui, inoltre, un documento di sintesi su che cos’è la PAS, come si manifesta in forme lievi moderate e gravi, quali nei vari casi gli approcci psicoterapeutici; ma le otto pagine trattano anche di come situazioni legate a questa sindrome impattano sulla realtà giuridica italiana: dalle norme sull’affidamento condiviso, che possono generare terreno (purtroppo!) fertile per la sindrome alle poche pronunce giurisprudenziali in materia. Il documento è a cura della volontaria di Fondazione Bernardi Martina Prevedello.

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