La previsione di un aumento dei casi di demenza nel lungo termine potrebbe rivelarsi, fortunatamente, inesatta.
Una serie di studi scientifici europei mostra che la percentuale di anziani affetti da demenza in Gran Bretagna, e in Spagna tra gli uomini. Tra le donne spagnole e negli altri Paesi in cui sono stati fatti gli studi, cioè Olanda e Svezia, la percentuale di malati è stabile.
Il numero di anziani con demenza non aumenta malgrado l’invecchiamento della popolazione:questo potrebbe dipendere dai miglioramenti nella salute e nell’istruzione. Ci sarebbe quindi la possibilità quantomeno di ritardare l’insorgere della demenza.
Tra i fattori di rischio per demenza, ricorda la nostra fonte per questo articolo, ci sono diabete, problemi cardiaci, infarto, ipertensione, depressione, fumo, ridotta attività fisica
Tuttavia, ricorda uno degli esperti intervistati, i fattori di rischio non sono ancora stati completamente chiariti. Però, si sottolinea, le campagne per diffondere stili di vita sani possono avere un impatto effettivo sulla quantità di persone che si ammaleranno.
Come si spiega nell’abstract dello studio, la prevenzione primaria resta lo strumento più efficace, anche se conservano il loro ruolo quella secondaria (diagnosi precoce e screening) e quella terziaria, quando ormai la malattia è presente.
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