Sono pervenute alla segreteria Uneba di Roma le proclamazioni di sciopero per venerdì 15 maggio da parte di Confederazione Unitaria di Base CUB Sanità e di Usis – Unione sindacale italiana Sanità.
Per quanto l’Uneba ritenga di poter escludere l’esistenza di iscritti ai predetti sindacati presso gli Enti associati, ad ogni buon conto si ribadisce quanto già precisato in precedenti occasioni, e cioè che la proclamazione fatta all’Associazione non ha alcuna validità.
Pertanto, in assenza di specifiche proclamazioni al singolo Ente, eventuali astensioni andranno trattate come assenze ingiustificate.
Un accenno alle motivazioni dello sciopero.
I Cobas rivendicano tra l’altro: riduzioni di orario a parità di salario, consistenti aumenti salariali slegati da produttività, reddito minimo garantito a tutti, cassa integrazione per tutti all’80%, abolizione del permesso di soggiorno per immigrati legato al contratto di lavoro, chiusura dei Cpt, ritiro pacchetto sicurezza, nuova occupazione sulle energie rinnovabili, risparmio energetico e riassetto idrogeologico, rifiuto del nucleare, diminuzione CO2, eliminazione precarietà, requisizione del patrimonio immobiliare, eliminazione spese militari, rifiuto di ingerenze statali e/o religiose sulle scelte di vita…ecc.
L’Usis protesta contro la mercificazione della salute.
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