Emergenza infermieri – La figura dell’infermiere, in caso di carenza in ambito regionale di tale figura professionale, può essere provvisoriamente sostituita, fino alla concorrenza del 15%, dalla figura dell’operatore socio-sanitario.
E’ questa la soluzione scelta dalla Regione Sardegna per ovviare alla carenza di infermieri nelle Rsa. Per mettere in pratica questa modifica, con la delbera, la giunta regionale con la delibera 6-9 del 19.2.21 ha modificato i requisiti minimi organizzativi per l’autorizzazione all’esercizio delle Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) e dei Centri Diurni Integrati (CDI).
Nella premessa delle delibera, la giunta della Regione Sardegna mette nero su bianco l’emergenza e le sue cause.
“L’aumentata richiesta – si legge – di infermieri professionali da parte delle strutture pubbliche ha determinato anche lo spostamento degli stessi dalle strutture private autorizzate causando contestualmente una grave carenza di personale nelle Rsa. La carenza di infermieri professionali potrebbe determinare l’impossibilità per le Rsa di garantire la permanenza dei requisiti minimi organizzativi per l’autorizzazione all’esercizio, con il rischio, in questo momento di estrema necessità di strutture sanitarie e socio-sanitarie, di dover ricollocare degli ospiti o di bloccare nuovi inserimenti. L’offerta assistenziale di Rsa nella Regione Sardegna è garantita per una percentuale superiore all’80% da erogatori privati accreditati, ed è pertanto necessario trovare adeguata soluzione alla problematica in argomento”.
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