E’ possibile continuare anche per il 2021 lo smart working?, chiede un associato Uneba al servizio Sail
L’allegato 1 al decreto legge 183/2020 ha prorogato al 31 marzo 2021 le procedure semplificate per il ricorso al lavoro agile/smart working.
Di conseguenza fino al 31 marzo 2021:
- i datori di lavoro privati possono applicare lo smart working a ogni rapporto di lavoro subordinato
- i datori di lavoro privati possono applicare lo smart working anche in assenza degli accordi individuali
- in caso di smart working, gli obblighi di informativa previsti dall’art. 22 della legge n. 81 del 2017 (sicurezza sul lavoro) si possono assolvere anche in via telematica ricorrendo alla documentazione resa disponibile sul sito INAIL
- i datori di lavoro del settore privato comunicano al Ministero del lavoro e delle politiche sociali, in via telematica, i nominativi dei lavoratori e la data di cessazione della prestazione di lavoro in modalità agile, ricorrendo alla documentazione resa disponibile sul sito del Ministero del lavoro
- la prestazione lavorativa in lavoro agile può essere svolta anche attraverso strumenti informatici nella disponibilità del dipendente, se il datore di lavoro non li fornisce
Qui tutte le risposte fornite dal servizio Sail
Chi può rivolgersi al servizio Sail?
Gli enti associati Uneba, che hanno diritto a questo servizio a fronte della loro quota di iscrizione. O, eventualmente, enti che intendono associarsi a Uneba.
I dipendenti di enti Uneba con necessità di chiarimenti possono, invece, rivolgersi ai loro datori di lavoro, ed eventualmente saranno i datori di lavoro a contattare Sail.
Come fare una domanda al servizio Sail?
Scrivendo a sail@uneba.org per esporre, con precisione, il proprio quesito. La email sail@uneba.org è l’unico canale ufficiale per i quesiti sul contratto Uneba.
Uneba non può garantire di rispondere ai commenti lasciati in calce alle notizie sul sito. Ad avere la priorità, in ogni caso, sono gli enti associati Uneba.
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