Il datore di lavoro deve considerare come lavoro, e pagare come lavoro, il tempo in cui il lavoratore “stacca” dal suo turno di lavoro per farsi vaccinare al Covid?
E il lavoratore non in servizio chiamato presso la struttura per la somministrazione del vaccino ha lo stesso trattamento?
Leggi la risposta del servizio Sail di Uneba nella sezione Quesiti – argomento Sicurezza sull’ambiente di lavoro della parte riservata del sito Uneba.
1 Commento presente
Volha Lapikava
8 Giugno 2021 - 20:06Sono infermiera di livello 3s. contratto uneba. Faccio turni lunghi dalle 8 alle 20. Sono spesso chiamata in sede di ufficio per il tampone covid. Vorrei sapere il tempo che io perdo per andare in ufficio a fare il tampone nel mio giorno di riposo mi deve essere pagato oppure no? Anche il tempo per visite medico di lavoro,il tempo per eseguire gli analisi, il tempo per vaccinazione covid va considerato come il lavoro straordinario e allora dovrebbe essere retribuito? Aspetto la vostra risposta. Grazie mille.