**COMUNICATO STAMPA UNEBA**
Riforma Terzo Settore – Caro governo Renzi, davvero vuoi negare le agevolazioni fiscali a fondazioni e associazioni?
L’allarme di Uneba, voce del non profit: quel decreto delegato della riforma allo studio favorisce solo l’impresa sociale
Sulla Riforma del Terzo Settore, ed in particolare sulla sua attuazione attraverso i decreti delegati in corso di elaborazione ed approvazione, interviene Uneba, associazione di categoria che dal 1950 raccoglie enti dediti all’assistenza alle persone più fragili: oggi conta diverse centinaia di istituzioni associate in tutta Italia, quasi tutte non profit, dalle strutture residenziali per anziani ai servizi alle persone con disabilità.
ROMA, 15 SETTEMBRE 2016 -“Nell’ambito dell’attuazione della Riforma del Terzo Settore, è in avanzata fase di elaborazione- spiega Uneba – lo schema di decreto delegato sull’impresa sociale, che dovrebbe introdurre consistenti innovazioni in tema di agevolazioni fiscali. A quanto si apprende, questo decreto stabilirà che le agevolazioni fiscali (di cui all’art. 29, comma 7, del decreto legislativo 179/2012) saranno applicate solo alle imprese sociali costituite in forma di società di cui al Libro V del Codice Civile”.
“Se confermata, questa norma escluderebbe dalle agevolazioni le fondazioni ed associazioni, cioè proprio quegli organismi che da sempre costituiscono il nucleo essenziale del Terzo Settore in Italia – ad esempio, moltissime strutture residenziali per anziani sono gestite da fondazioni – e non hanno scopo di lucro, oltre ad essere spesso datori di lavoro con decine di dipendenti. Perchè penalizzare fondazioni e associazioni?”
“Qui, come in altri casi – spiega Uneba – ci sembra che la Riforma introduca elementi di ambiguità nel concetto stesso di Terzo Settore, malgrado questo sia correttamente espresso nell’articolo 1 della Riforma stessa. E queste ambiguità rischiano di discriminare e danneggiare proprio tutto il mondo del non profit”.
“Al di là di questi motivi di perplessità- chiude Uneba-, ribadiamo il giudizio complessivamente positivo sulla Riforma, e sull’impulso che il Ministero del lavoro sta dando alla sua attuazione, in particolare con le iniziative assunte dal sottosegretario Luigi Bobba”.
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