Perchè la questione dell’assistenza agli anziani non autosufficienti non diventa un’emergenza e una priorità della politica?
E’ il tema su cui insiste Ferruccio De Bortoli nel suo editoriale sul Corriere della Sera di domenica 8 settembre
Dopo il decreto attuativo della legge delega anziani, nota De Bortoli, la riforma è bloccata. Una riforma che riguarda circa 10 milioni di persone, più di un italiano su sei, se sommiamo agli anziani fragili l’insieme delle famiglie coinvolte e gli operatori professionali.
“La realtà amara – si legge nell’editoriale – è che non vi sono risorse sufficienti. Ma si stenta a dire la verità. Perché sarebbe oscena. E imbarazzante non solo per i governi che si sono succeduti ma anche per la società nel suo complesso. (…) La riforma ha un costo a regime tra i 5 e i 7 miliardi, impossibili da trovare subito. Ma ci si può arrivare per passi successivi. L’estesa rete del welfare privato, il mondo delle fondazioni sono alleati preziosi se vi è una sufficiente volontà politica oltre a una maggiore pressione dell’opinione pubblica”.
Se il PNRR si è occupato anche di anziani non autosufficienti, nota De Bortoli, il merito è del Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza, che raccoglie 60 realtà del settore, tra cui anche Uneba. Mercoledì 11 settembre il Patto si riunirà in assemblea per ragionare sulle prossime azioni, al fine di ottenere i cambiamenti necessari nelle politiche per la non autosufficienza. Parteciperà anche il presidente nazionale Uneba Franco Massi.