comunicato stampa di ANFFAS Veneto, UNEBA Veneto. LEGACOOP Veneto, Federsolidarietà Veneto
LA 5^ COMMISSIONE RINVIA IL PARERE SULLE RETTE STANDARD PER I SERVIZI ALLA DISABILITÀ
Un ritardo imprevisto per le persone con disabilità e per tutti i contribuenti
Giovedì 16 aprile presso la Regione del Veneto è stata presentata alla 5^ Commissione (Sicurezza sociale – Igiene – Sanità – Assistenza) la proposta di Delibera di Giunta sul tema delle Rette Standard: “Nuova programmazione e modalità di determinazione delle rette tipo per i Centri diurni per persone con disabilità (LR n. 30/2009 art. 5, comma 1 – LR n. 22/2002)”.
La presentazione della bozza di DGR è frutto di un lavoro di raccordo tra le realtà che rappresentano l’80% dei Centri Diurni del Veneto. Sono circa 6.300 le famiglie in Veneto che accedono e usufruiscono di questi servizi e che auspicano l’armonizzazione delle risposte.
Il costo standard potrebbe uniformare sul territorio regionale i parametri di sicurezza e qualità delle strutture e potrebbe stabilire in modo univoco i costi dei servizi in base alle necessità degli utenti, per evitare differenze tra territori, in continuità con la migliore tradizione veneta.
L’approvazione della Delibera consentirà un’opera di razionalizzazione della spesa a carico del cittadino e quindi una maggiore garanzia di omogeneità di trattamento in tutto il Veneto.
Nonostante la grande attenzione rivolta al tema e l’urgenza di definire tali rette nell’interesse di tutta la cittadinanza, la 5^ Commissione ha rinviato l’approvazione della DGR con motivazioni formalmente ineccepibili, ma che si ritengono superabili vista l’importanza del tema.
“Di fronte a una proposta di DGR che potrà fornire una risposta di maggiore equità alle persone con disabilità nei Centri Diurni, – sottolineano Graziella Peroni di ANFFAS Veneto, Francesco Facci di UNEBA Veneto, Loris Cervato di LEGACOOP Veneto e Roberto Baldo di FEDERSOLIDARIETÀ Veneto, organizzazioni che hanno preso parte all’elaborazione di alcune osservazioni sulla DGR – ci lascia fortemente speranzosi la scelta di posticipare la discussione e il conseguente rilascio del parere nella convocazione fissata per il 29 aprile 2015. Ci auguriamo che a breve si possano superare questi ostacoli formali e che la questione venga seriamente presa in considerazione e valutata positivamente. Ci appelliamo dunque al Presidente della 5^ Commissione Leonardo Padrin affinché favorisca l’iter del provvedimento. Facciamo sì che la formalità non uccida la sostanza.”
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