Retta Alzheimer: Uneba, Aris e Diaconia Valdese insistono con la politica: serve fare chiarezza sul tema della compartecipazione, bisogna fornire agli enti gestori una norma nazionale chiara.
I presidenti delle tre associazioni hanno scritto al ministro della salute Orazio Schillaci, al presidente della Conferenza Stato Regioni Massimiliano Fedriga e ai referenti di settore per i partiti: Marina Sereni per il Partito Democratico, Fiammetta Modena di Forza Italia, Emanuela Monti della Lega e Matteo Rosso di Fratelli d’Italia.
Le scriventi Associazioni ed Enti valutano con interesse e attenzione il percorso iniziato dalla Commissione Sanità del Senato e gli ulteriori approfondimenti che saranno fatti -scrivono Franco Massi per Uneba, Virginio Bebber per Aris e Daniele Massa per Diaconia Valdese.
“Ci auguriamo che il percorso continui per fare finalmente chiarezza sul tema della ‘compartecipazione’ nell’interesse dei bisogni delle persone anziane non autosufficienti”, aggiungono.
Ed evidenziano che ritengono “necessario fornire agli Enti gestori dei servizi normative nazionali e conseguenti disposizioni regionali chiare al fine di evitare che gli Enti stessi, nell’incertezza, si trovino a doversi confrontare e rispondere di aspetti non di loro competenza ai familiari delle persone anziane e ospitate nelle strutture residenziali”.
Nota rette Alzheimer def 17 marzoSullo stesso tema Uneba e le altre associazioni avevano già sollecitato il ministro Schillaci evidenziando le conseguenze per le Rsa e i gestori delle sentenze che che sanciscono il principio che le rette di degenza in Rsa per i malati di Alzheimer sono a totale carico del Sistema Sanitario Nazionale. E da mesi Uneba ribadisce alla politica la richiesta di chiarezza.