E’ legge la nuova riforma della sanità della Regione Lombardia.
Il Consiglio Regionale la ha approvato martedì 30 novembre (ecco il comunicato stampa della Regione)
Ecco alcune delle novità:
- Istituzione di Distretti, Case di Comunità, Ospedali di Comunità e Centrali Operative Territoriali
- Introduzione dell’infermiere di famiglia
- L’articolo 1 stabilisce, “equivalenza e integrazione dell’offerta sanitaria e socio sanitaria delle strutture pubbliche e delle strutture private accreditate” e, “parità di diritti e di doveri tra soggetti pubblici e privati che operano all’interno del Servizio Sanitario Locale”
- Separazione di funzioni: Alle ATS programmazione, acquisto, controllo; alle ASST e alle strutture sanitarie e sociosanitarie erogazione di servizi
- L’Ospedale di Comunità si occuperà di ricoveri brevi e di pazienti con necessità di interventi sanitari a media/bassa intensità clinica; di norma con 20 posti letto; gestione prevalentemente infermieristica.
- Entro 6 mesi dall’istituzione dei distretti – è l’impegno della legge di riforma verranno realizzate le Centrali Operative Territoriali. Ospedali e Case di Comunità verranno realizzate per il 40% entro il 2022, per il 30% entro il 2023 e il restante 30% entro il 2024.
2 Comments
Buonasera: i centri di screening oncologico rimarranno in capo alle ATS?
Grazie
Praticamente per i casi meno gravi non ci saranno medici……….!!!!!!!!!! È pura follia!!!! Un medico che passa una tantum!!!!!!! È una strategia bellissima che da una mano all’ IMPS per risparmiare sulle pensioni …..presenti e future . Lombardia come sei caduta in basso