“Prendersi cura, un bene comune” è il titolo del Piano Sociale della Regione Lazio 2017-2019, approvato con delibera della giunta regionale 214 del 26 aprile 2017. E’ il primo Piano Sociale dal 1999.
Per la sua attuazione ci ci saranno le risorse del Fondo sociale regionale, circa 583 milioni di euro nel triennio
Tra gli obbiettivi dichiarati del Piano:
- reti di solidarietà per aumentare la coesione delle comunità locali, migliorando il lavoro tra i soggetti che hanno responsabilità socio-assistenziali
- potenziamento dei servizi domiciliari e di prossimità, specialmente per persone anziane e con disabilità
- introduzione dei Livelli essenziali delle prestazioni sociali
- meno incertezze sul diritto alle prestazioni sociali e sociosanitarie
- aumentare appropriatezza, qualità e efficacia degli interventi, in una logica di welfare generativo
- maggiore programmazione e valutazione dei servizi
Si promette di potenziare:
- semiresidenzialità e assistenza domiciliare per gli anziani
- strutture per l’autonomia delle persone con disabilità
- integrazione tra servizi sociali e sanitari
Sarà predisposto un Piano regionale per l’infanzia e l’adolescenza.
Il coinvolgimento nella co-progettazione delle organizzazioni del Terzo Settore è ribadito come una delle priorità.
Per la definizione del fabbisogno di strutture sociosanitarie si farà riferimento ai parametri stabiliti a livello nazionale (LEA) e a livello regionale.
Per la definizione del fabbisogno di strutture socio-assistenziali, bisognerà attendere il termine del triennio del Piano,e l’implementazione del SISS e della Cartella sociosanitaria.
Inoltre, nota Vita, si introduce la valutazione d’impatto sociale, “finalizzata alla ricostruzione, alla misurazione e alla stima degli effetti positivi o meno, attesi o inattesi, di un programma o di un progetto, rispetto ai beneficiari diretti e, in generale, alla platea dei portatori di interesse – in primo luogo rinvenibili sul territorio”
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