È stata posta giovedì 19 novembre la prima pietra della Ciudad de La Vida di Medellín, nella Colombia occidentale, un’iniziativa direttamente ispirata al Civitas Vitae, l’“infrastruttura di coesione sociale” creata a Padova dall’associato Uneba Veneto Opera Immacolata Concezione, che gestisce 12 residenze tra Veneto, Lombardia e, a breve, Marche con 2380 ospiti e 1600 dipendenti di 28 nazionalità diverse.
La Ciudad de la Vida è promossa dalla Fundación Berta Arias de Botero che da oltre cinquant’anni si occupa di accoglienza e assistenza agli anziani. Fondazione Arias ha incontrato Oic nel 2011 a Roma, in occasione del congresso internazionale nel 50esimo anniversario dell’enciclica Mater et Magistra: ha conosciuto il Civitas Vitae e ha maturato l’idea di replicarla in patria.
Il complesso, che avrà un’estensione di circa 14mila metri quadrati, arriverà a ospitare fino a 1000 anziani. Circa la metà dei posti letto verrà riservata a persone che non dispongono delle risorse economiche necessarie: potranno disporre di tutti i servizi a titolo gratuito.
“Il progetto – ha spiegato Alonso Sanín, presidente della Fundación Berta Arias de Botero – è stato da subito sposato da diverse aziende private e realtà che hanno scelto di contribuire”.
“La posa della prima pietra della Ciudad de La Vida di Medellín ci riempie di gioia ed orgoglio – afferma il prof. Angelo Ferro, presidente della Fondazione Oic Onlus – ancora una volta siamo riusciti ad esportare il modello e la vision intergenerazionale che sta alla base dei Civitas Vitae. Pur in un contesto lontano e diverso dal nostro Veneto, l’essere riusciti a trovare dei partner locali privati che hanno condiviso la nostra visione e il nostro percorso è una dimostrazione concreta di quanto le sfide della longevità possano essere affrontate solo sulla base dell’intergenerazionalità e della sussidiarietà”.
Così sarà la Ciudad de la Vida
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