Uneba appoggia l’impegno del Forum Nazi0nale Terzo Settore che ha evidenziato le criticità del decreto cosiddetto “Spazzacorrotti” che nella sua attuale formulazione rischia di mortificare l’impegno di servizio del Terzo Settore imponendogli gli stessi obblighi di trasparenza dei partiti politici.
Come spiega nel dettaglio l’articolo sul decreto Spazzacorrotti di Antonio Fici su Vita, gli obblighi stringenti di trasparenza riguarderebbero “fondazioni, associazioni e comitati i cui organi direttivi siano composti in tutto o in parte da persone che siano o siano state, nei dieci anni precedenti, membri del Parlamento nazionale o europeo o di assemblee elettive regionali o locali, ovvero persone che ricoprano o abbiano ricoperto, nei dieci anni precedenti, incarichi di governo al livello nazionale, regionale o locale ovvero incarichi istituzionali per esservi state elette o nominate in virtù della loro appartenenza a partiti o movimenti politici”.
In pratica: se l’ex sindaco del paese , a 10 anni di distanza, si impegna per la comunità facendo il presidente della rsa, scattano gli obblighi. Se in cda della fondazione c’è un ex consigliere regionale, idem. Una norma che può potenzialmente riguardare tanti associati Uneba.
“Per ogni associazione del Terzo settore – spiega la portavoce del Forum Nazionale Terzo Settore Claudia Fiaschi – questo significherebbe ad esempio farsi certificare il bilancio con costi economici e organizzativi difficilmente sostenibili per molte realtà con il rischio di distrarre risorse e impegno dalle attività “cuore” degli enti. Peraltro per adempiere ad obblighi di trasparenza che andrebbero a sommarsi a quelli già previsti dalla riforma del Terzo settore.”
Anche il Corriere della Sera, con Elisabetta Soglio, ha evidenziato i rischi della norma (ed i possibili profili di incostituzionalità) (clicca sull’articolo per leggerlo più in grande)
Fiaschi lunedì 18 marzo ha incontrato il ministro della giustizia Alfonso Bonafede, e in lui ha trovato “disponibilità al dialogo e a trovare una soluzione condivisa”.
Uneba guarda con attenzione al tavolo Forum-Governo sul tema e agli atti concreti che ne potranno seguire da parte del Governo e conferma il suo impegno in difesa degli enti associati: crediamo nella trasparenza, anzitutto come mezzo per rendere conto alle comunità e ai territori del servizio che i nostri enti svolgono per le persone fragili, ma a forme di trasparenza che siano adeguate alle nostre realtà.
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