L’associato Uneba Lombardia Istituti riuniti Airoldi e Muzzi è partner del progetto italo-svizzero MU.S.E.O. (Museum as Sociality, Equity and Opportunity), cofinanziato dall’Unione Europea, che si propone di rivoluzionare il concetto di museo, trasformandolo in un centro di cura e inclusione sociale.
Nel progetto, spiega il direttore Marco Magnelli, si ipotizza di utilizzare gli spazi museali del territorio come luoghi in cui attuare un’inclusione delle persone fragili che, partendo dall’esperienza attuata dagli ospiti delle Rsa, possa rendere i musei un luogo che faciliti il coinvolgimento anche delle persone al domicilio che presentano fragilità escludenti sul piano sociale.
Ulteriore attività risiede nel trasformare alcuni spazi della Rsa stessa in museo di prossimità, andando ad aprire al territorio la possibilità di visitare uno spazio espositivo interno alla struttura, già progettato per essere inclusivo verso i bisogni degli utenti fragili.
Ulteriore attività sarà quella di condividere momenti formativi per gli operatori delle Rsa e museali al fine di acquisire nuove competenze derivanti dalle reciproche professionalità: questo potrà permettere una maggiore fruizione da parte dei visitatori con difficoltà psico-fisiche ai musei e al contempo rendere più efficace l’intervento degli operatori nell’utilizzo degli spazi espositivi come momenti terapeutici non farmacologici.
Questo progetto è una sorta di continuazione di una progettualità nata negli anni passati, e di precedenti esperienze, come i progetti Interreg BrainArt e City4Care, con l’inserimento di elementi musicali, ed artistici in generale, nelle attività proposte ai residenti di Airoldi e Muzzi, che si sono confrontati con l’utilizzo di strumenti tecnologici soprattutto rivolti a facilitare la partecipazione e l’espressione anche delle persone con disagi psico-fisici, oltre a sperimentarne il ruolo di cura non farmacologica nel percorso di presa in carico delle fragilità.