Rivedere la terapia farmacologica, per evitare prescrizioni inappropriate, per evitare incongruenze, omissioni, incompatibilità, per evitare malattie iatrogene (cioè causate involontariamente dai farmaci), per diminuire ricoveri e mortalità.
Senza dimenticare che meno ricoveri e i giusti farmaci significano anche meno spese.
Ha questi obbiettivi il progetto Safe (Safety Alert for Frail Elderly) sull’appropriatezza dei farmaci per longevi in politerapia: da venerdì 4 dicembre l’associato Uneba Veneto Opera Immacolata Concezione collabora a Safe con la Ulss 16 di Padova, che lo ha avviato.
Si tratta in sostanza un processo di revisione della terapia farmacologica del paziente anziano cronico over 65 anni. La Ulss 16 lo svolge anche attraverso un software apposito e grazie alla collaborazione tra farmacista clinico e infermiere informatico ospedaliero.
Nell’Ulss 16 il 22% della popolazione ha più di di 65 anni, ed è responsabile del 62% dell’intera spesa farmaceutica convenzionata. L’esposizione ai farmaci riguarda il 99.8% di questi anziani.
In particolare, si stima che in età geriatrica fino all’11% dei ricoveri ospedalieri sia riconducibile ad una reazione avversa da farmaci e che dal 50 all’80% di tali eventi sia prevedibile ed evitabile in quanto generato dalla presenza di prescrizioni potenzialmente inappropriate.
“Nel rispetto delle modalità regionali funzionali a garantire la continuità delle cure durante il passaggio del paziente dall’ospedale alle strutture assistenziali – spiega Urbano Brazzale, direttore generale dell’Azienda Ulss 16 Padova- abbiamo voluto mettere a disposizione di OIC, l’esperienza acquisita nel campo della gestione terapeutica assistenziale geriatrica”.
“Siamo orgogliosi di partecipare al progetto Safe promosso dall’Ulss 16 perché ci da la possibilità di implementare la qualità di vita dei nostri Ospiti – conferma Ernesto Burattin, direttore fenerale della Fondazione OIC onlus – Pur non essendo di nostra competenza la scelta delle terapie, vediamo con grande favore il nascere, seppure sperimentale, di questa rete di collaborazione tra Ulss 16, OIC e medici di medicina generale perché pensiamo che possa riuscire non solo a migliorare il supporto terapeutico per le persone anziane ma anche possa essere strumento generativo di importanti risparmi a livello di spesa pubblica. Siamo sicuri che da questa esperienza usciranno risultati molto significativi ed utili per tutte le persone longeve”.
No comment yet, add your voice below!