Nel suo intervento al congresso Uneba Puglia del 21 giugno 2017 il presidente di Uneba nazionale Franco Massi (nella foto), oltre a ringraziare Luca Degani e don Angelo di Lecce per il lavoro come commissari di Uneba Puglia e per l’organizzazione dell’evento, ha disegnato alcuni scenari sull’evoluzione del welfare in Italia.
POVERTA’ – “Sta crescendo la povertà sanitaria – ha sottolineato Massi – milioni di italiani che non si comprano i farmaci o non prenotano le visite mediche di cui avrebbero bisogno, perché non se lo possono permettere. A questa povertà bisogna dare risposta con adeguate politiche sociali e sanitarie.
Cambiano i bisogni e le fragilità, e contemporaneamente calano le risorse a disposizione, sia a livello nazionale che regionale che comunale”.
A DOMICILIO – “In futuro – nota Massi ci saranno sempre meno posti letto per acuti, cioè negli ospedali, mentre ci sarà bisogno crescente di posti letto per pazienti cronici, in strutture nel territorio, e di servizi domiciliari”.
PRESA IN CARICO – “I confini tra sociale e sociosanitario, e tra sociosanitario e sanitario sono molto mobili: anche per questo sono in corso in varie parti d’Italia sperimentazioni che passano dal paradigma della cura a quello della presa in carico: non la risposta alla singola patologia della persona, ma un accompagnamento in tutto il suo percorso, sia nelle esigenze di carattere sociale che sanitario. Serviranno servizi nuovi, o dovranno modificarsi quelli esistenti”.
DATECI CERTEZZE – “Di fronte a questa evoluzione, gli enti Uneba, e tutto il settore sociosanitario, hanno bisogno, il più possibile, di certezze dalla politica, sia in merito alle risorse finanziarie che ai nuovi servizi da organizzare, compito quest’ultimo che richiede tempo”.
RIFORMA DEL TERZO SETTORE – “Uneba ha seguito da subito con grande attenzione questo tema, e ne è prova il convegno che organizzammo a Firenze già il 22 novembre 2014. Anche sui decreti attuativi siamo stati attentissimi, proponendo puntuali emendamenti ai testi, e ringraziamo i parlamentari per l’attenzione con cui hanno ascoltato. Ora attendiamo di vedere il testo definitivo”.
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Sono daccordo serviranno servizi nuovi e migliori per l’assistenza a domicilio e molto volontariato