La necessità che l’assistenza domiciliare sia parte di un continuum di risposte ai bisogni dei più fragili, mettendo al centro la persona e la qualità della sua vita, è uno dei punti evidenziati da Virginio Marchesi, presidente di Uneba Milano, nell’intervista ad Agenzia Sir “Cure domiciliari. Marchesi (Uneba): “Reinvestire in queste politiche”, a cura di Maria Elisabetta Gramolini.
“L’assistenza domiciliare – dice ad esempio Marchesi – dovrebbe tenere a mente la qualità della vita, la prossimità come luogo fisico e dimensione relazionale-emotiva, affinché le persone e le famiglie vivano i servizi vicini a loro anche sul piano relazionale. In più è fondamentale un sistema di multiservizi, cioè riuscire a creare un continuum che riesca a prevedere diverse forme di assistenza che si integrano in considerazione delle situazioni. La cronicità evolve nel tempo e ha bisogno di servizi che mutano”
“Se raddoppiamo le persone destinatarie e modifichiamo la struttura organizzativa dalle prestazioni alla presa in carico dovremmo allo stesso modo moltiplicare il numero degli operatori. – nota Marchesi– Bisogna vedere se siamo capaci di programmare un tale cambiamento”.
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