Come denuncia il Comitato Associazioni Tutela, succede nelle Marche che nei contratti stipulati dall’Azienda sanitaria unica regionale (Asur) per residenze protette per disabili (gravi) si fissi la quota sanitaria al 40% e quella sociale al 60%, anziché ai previsti 70% e 30%. Risparmiano le casse della Regione, ma ci rimettono i Comuni o gli utenti, chiamati a pagare fino a 70 euro al giorno. Conseguenze? Blocco degli accessi, famiglie che rinunciano al servizio, difficoltà a far fronte a pagamenti…
E’ solo uno dei casi della mancata applicazione in Regione Marche dei livelli essenziali di assistenza (Lea) sociosanitari, e dell’applicazione incoerente delle norme nazionali, denunciata dal Comitato, che raccoglie associazioni degli utenti e organizzazioni di volontariato.
Il Comitato lancia un pubblico appello alla Regione: è urgente la coerente applicazione dei livelli essenziali delle prestazioni. Qui la lettera inviata al presidente regionale Spacca ed agli assessori alla salute e ai servizi sociali.
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