Toscana, Marche ed Umbria hanno realizzato il “Manifesto interregionale sull’affido famigliare”, che fa sintesi delle proposte e delle riflessioni di tre seminari svolti nel 2010 da 72 operatori del settore delle tre regioni e farà da punto di partenza per future iniziative comuni.

Qui il testo del Manifesto.

Il documento è stato presentato in occasione del seminario “Un percorso nell’affido” di martedì 21 giugno

Gli obbiettivi prioritari indicati dal Manifesto riguardo all’affido, spiega il comunicato stampa della Regione Toscana, sono “la tutela del minore, la promozione di misure di sostegno ed aiuto alla famiglia di origine e agli adulti nei confronti dei minori, nella prospettiva dell’attuazione dei loro diritti. Un processo che deve tendere ad aiutare il nucleo familiare ad uscire dalla condizione di criticità, restituendo al minore affetto, benessere e possibilità di crescita”

Tra le iniziative la cui importanza è sottolineata dal Manifesto:

  • monitoraggio e approfondimento dei percorsi oltre che attraverso banche dati e serie storiche anche con testimonianze e storie di vita, di bambini e famiglie)
  • avere servizi con modelli organizzativi omogenei e capaci di curare allo stesso modo tutte le fasi del percorso ed essere fortemente radicati sul territorio.
  • valutare le situazioni dei minori con strumenti multidisciplinari e condivisi per arrivare ad un progetto personalizzato
  • pensare a forme diverse di affido, per agevolare le famiglie d’origine: “Single e famiglie – elenca il Manifesto – ,a tempo parziale, per adolescenti in difficoltà o a rischio di devianza. Si avverte l’esigenza di una maggiore flessibilità, anche per agevolare le famiglie d’origine che possono in tal modo accettare con tranquillità l’intervento di sostegno”.

AFFIDO FAMILIARE IN TOSCANA

Al 31/12/2009 i minori in affidamento familiare in Toscana sono 1.219 (-7,6% rispetto al 2008): 381 di cittadinanza straniera e, di questi, 112 non accompagnati. Il 48,3% sono affidamenti intrafamiliari (cioè a parenti entro il IV grado) e il 51,4% eterofamiliari (cioè a singoli o famiglia diversa da quella di origine); il 33,5% consensuali (attivati con il consenso della famiglia di origine) e il 66,5% giudiziali (senza il consenso della famiglia di origine); nel 36,4% dei casi l’affido si protrae da oltre 4 anni e nel 16,5% da meno di un anno; il 30% riguarda bambini tra i 6 e i 10 anni, il 28% tra i 15 e 17, il 24,7% tra 11 e 14 anni, il 12,6% tra 3 e 5 anni ed il 3,7% meno di due anni.

“Gli affidamenti familiari – spiega il comunicato della Regione Toscana – rispetto al 2009 risultano in diminuzione del 17%. Il fenomeno è da attribuire in particolar modo alla componente straniera, che registra una diminuzione del 30%,”.