comunicato stampa
“Per decine di migliaia di uomini e donne ogni giorno, prendersi cura dei più fragili è una missione oltre che un lavoro. Ci indigna il comportamento dei pochi che umiliano e maltrattano le persone fragili che sono loro affidate. Il settore sociosanitario non è questo, il non profit non è questo, infermieri oss e educatrici non sono questo”.
Così commenta Franco Massi, presidente nazionale Uneba, in merito alle notizie di maltrattamenti sugli ospiti di una struttura riabilitativa del Foggiano.
Uneba (www.uneba.org) , con oltre 1000 enti in tutta Italia, è la più longeva e rappresentativa associazione datoriale del settore sociosanitario.
“La struttura oggetto delle indagini non ha nulla a che fare con la nostra associazione – precisa Massi -. Gli enti, quando aderiscono a Uneba si impegnano al rispetto del nostro Codice etico, che definisce le linee guida dei comportamenti di tutti, dagli operatori agli amministratori.
Ogni lavoratore e lavoratrice ha una deontologia professionale da rispettare, oltre a quanto la legge chiede. Così opera ogni giorno la stragrande maggior parte delle strutture e del personale, perché è a questo che hanno diritto le persone fragili che assistiamo. Non ci può essere indulgenza per chi si lascia andare alla violenza fisica o verbale verso di loro”.
Gli fa eco il presidente Uneba Puglia Pierangelo Pugliese “Profondamente addolorato – dice Pugliese -, apprendo dai media i fatti accaduti in una struttura riabilitativa del foggiano. Anche se quanto accaduto riguarda una struttura non associata all’Uneba, sento il dovere di esprimere, come presidente della Federazione Regionale UNEBA Puglia, i nostri sentimenti di vicinanza alle Persone fragili maltrattate e umiliate e ai loro Familiari. Siamo certi che la Giustizia farà rapidamente quanto necessario perché chi si è reso colpevole paghi.
Questo drammatico accadimento non deve, però, offuscare il prezioso, ma spesso silenzioso, lavoro amorevole di assistenza e cura offerto ogni giorno dalle tantissime istituzioni presenti sul territorio della nostra Regione. Quanto accaduto deve ricordare a tutti gli Enti associati all’Uneba che il Codice Etico della nostra Associazione deve essere sempre più il cuore della nostra azione quotidiana. Mettendo sempre e solo la Persona fragile al centro delle nostre realtà”.
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