Con decreto 10035 del 2 novembre 2011 (che trovate nella parte riservata del sito in corrispondenza di questa notizia) la direzione generale Famiglia Conciliazione Integrazione e Solidarietà sociale della Regione Lombardia ha rideterminato i budget 2011 delle aziende sanitarie locali in materia di rsa (per anziani) e rsd (per disabili).
I budget sono ricalcolati “applicando le saturazioni e le tariffe medie effettivamente riscontrate per l’intero anno 2010”, tenendo conto anche delle “variazioni dei posti accreditati e a contratto intervenute anche nel corso del corrente anno, a regole vigenti per l’esercizio 2010”.
Nella parte riservata del sito, in corrispondenza di questa notizia, trovate anche una lettera del presidente di Uneba Lombardia Bassano Baroni di commento alla delibera ed alle particolari circostanze che hanno portato alla sua adozione
L’aumento di budget è di 10 milioni 793 mila per le rsa e di 1 milione 131 mila per le rsd. Il budget 2011 diventa quindi di 852 milioni 269 mila euro per le rsa e di 127 milioni 880 mila 324 per le rsd. L’aumento viene naturalmente suddiviso tra le Asl.
Entro il 30 novembre le Asl dovranno integrare i contratti di budget 2010 e 2011 con le rsa ed rsd accreditate del proprio territorio. La remunerazione delle prestazioni legate a questo aumento di budget, spiega il decreto, sarà legata al raggiungimento di obbiettivi di qualità relativi a:
- rette
- presa in carico di persone in stati vegetativi o malati di Aids, di Alzheimer, di Sla
- impegno per un modello organizzativo coerente con il d.lgs 231/2001
Il decreto chiarisce nel dettaglio questi obbiettivi di qualità.
La budgetizzazione per rsa e rsaf è stata decisa dalla Regione Lombardia con la delibera cosiddetta delle “regole”, la 9/937 del 1 dicembre 2010.
Uneba Lombardia aveva espresso le sue preoccupazioni sulle conseguenze di questo provvedimento nel corso del suo convegno di settembre.
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