L’assistenza domiciliare (Sad o Adi) non l’ho mai usata, non mi interessa. Risponde così più della metà delle famiglie lombarde che hanno in casa un anziano non autosufficiente intervistate per il “Primo Rapporto sul lavoro di cura in Lombardia”, edito da Maggioli. In quattro quinti di queste famiglie l’anziano riceve indennità di accompagnamento, quindi si tratta di casi di non autosufficienza medio-grave.
In Lombardia, ricorda il sito Lombardia Sociale, i Sad sono usufruiti da 32.000 anziani annualmente, l’Adi da circa 80.000. Meno di un non autosufficiente su dieci nel primo caso e meno di uno su quattro nel secondo. Si tratta di tassi di fruizione nel primo caso in linea con i – molto bassi – tassi dell’Italia del Nord (1,6% degli anziani), nel secondo caso al di sotto (3,9 versus 5,1)
Sono quattrocentomila gli anziani non autosufficienti in Lombardia.
In base al Rapporto, che ha coinvolto 512 famiglie, questo è l ‘identikit del caregiver: età media 59 anni, donna in tre quarti dei casi, figlia o figlio dell’anziano in sei casi su dieci, con a sua volta figli conviventi in un quarto dei casi. Quasi metà del campione assiste l’anziano a tempo pieno, tutto il giorno.
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