Con delibera della giunta regionale del 30 luglio 2008 la Regione Lombardia ha istituito il nuovo Tavolo permanente di consultazione con i soggetti del Terzo settore.
Tra i suoi principali obbiettivi assicurare l’effettiva consultazione dei soggetti del terzo settore in materia di programmazione, progettazione e realizzazione della rete delle unità di offerta sociale e sociosanitarie, compreso l’esame delle proposte di legge. S’intende inoltre dare alle realtà del terzo settore ascolto e possibilità di elaborare proposte.
Inoltre il Tavolo serve a garantire ai suoi componenti la partecipazione ai lavori di preparazione dei principali atti attuativi della legge regionale 3/2008 (legge quadro per il settore sanitario e sociosanitario), e di quelli di attuazione di norme nazionali e di atti di programmazione sociale e sociosanitaria.
E’ proprio a motivo di quanto previsto dalla legge 3/08 che si è arrivati allo scioglimento del Tavolo precedentemente costituito (delibera di giunta 7/2002) per sostituirlo con questo neo istituito.
Ma chi è il “terzo settore” chiamato a questo Tavolo? Soggetto del terzo settore, come stabiliscono la legge regionale 1/2008 e la legge nazionale 328/00 sono gli organismi della cooperazione; le cooperative sociali; le associazioni e gli enti di promozione sociale; le fondazioni; gli enti di patronato; le associazioni familiari; gli enti riconosciuti delle confessioni religiose; altri soggetti sociali senza scopo di lucro; le organizzazioni di volontariato.
L’ammissione al Tavolo avviene su richiesta delle singole realtà, vagliata dagli organismi di rappresentanza regionale del Terzo settore.
La Regione è rappresentata al tavolo dall’assessore alla Famiglia, per la parte politica, e dai funzionari della Direzione Generale Presidenza e dalla Direzione Generale Famiglia e Solidarietà Sociale.
1 Comment
Bene ma i controlli nelle comunità protette come
mamma-bambino nelle province come paderno d.
etc per una maggiore integrazione socio-sanitaria
specie tra i CPS, assistenti sociali e i responsabili
delle comunità, vanno rafforzati e monitorati.
cordiali saluti.
Una mamma