Regione Lombardia sta sperimentando nuove soluzioni al servizio degli anziani fragili in un’area che si colloca tra le soluzioni di assistenza domiciliare informali fornite dai familiari e l’assistenza socio-anitaria di tipo residenziale. Servono a rafforzare la prevenzione e l’integrazione dei servizi.
Tra i servizi, un supporto individule all’autonomia personale, come accompagnamento, aiuto nella spesa, cura del corpo, teleassistenza; ma anche supporti alle relazioni famigliari come sportelli di ascolto e assistenza nel periodo estivo.
Ne ha parlato Claudia Moneta, direttore generale della Direzione famiglia, solidarietà sociale, disabilità e pari opportunità di Regione Lombardia, al convegno sull’Alzheimer organizzato da Uneba , Fondazione Molina e Fondazione Don Gnocchi a Varese.
Ecco qui le slide di Moneta, che comprendono anche i dati sui beneficiari delle misure B1 (disabilità gravissima) e B2 (disabilità grave e non autosufficienza) in Regione Lombardia, finanziate dal Fondo Nazionale Non Autosufficienza. Il 46% di chi beneficia della misura B2 vive solo.
Qui invece tutti gli articoli sul convegno Varese Alzheimer