Anche Uneba Como ha firmato l‘Accordo di collaborazione per la realizzazione della rete territoriale per la conciliazione dei tempi di vita e lavoro siglato a Como.
L’accordo è promosso dalle istituzioni (Governo, Regione Lombardia, Provincia, Comune e Asl di Como, Ambito) e vi aderiscono i maggiori sindacati ed associazioni datoriali e di categoria.
- qui il testo dell’accordo
Si punta a sostenere “la costruzione e lo sviluppo di un coerente sistema di politiche ed azioni volte alla conciliazione famiglia lavoro” attraverso la costruzione di una rete di partner del settore pubblico e del settore privato.
Tra le aree di intervento, anche offerta integrata dei servizi (per le famiglie), formazione specifica sul tema della conciliazione. Ma anche “nuove forme di pianificazione del lavoro e di misurazione e valutazione della prestazione lavorativa, sia nelle pubbliche amministrazioni che nelle imprese profit e no profit”.
Capofila dell’accordo, che ha durata di 2 anni, è la direzione sociale della Asl di Como.
L’accordo dà alla Asl, riguardo alla rete territoriale da costruire, il compito di “attivare tutte le collaborazioni e le connessioni con gli interventi di programmazione zonale e di integrazione sociosanitaria”.
- qui la delibera della giunta regionale 1576/2011 su linee guida e finanziamenti per l’attuazione del “Percorso conciliazione famiglia-lavoro”
- qui la delibera della giunta regionale 381/2010 di approvazione del programma complessivo di interventi, con una sintesi delc contesto sociale, economico e legislativo lombardo per quanto riguarda il lavoro di chi ha famiglia
Il contesto
In Lombardia l’occupazione femminile è del 56,6%; in tutta Italia è del 47,2%.
Il 20% delle donne in Lombardia lascia il lavoro dopo il primo figlio.
In provincia di Como nel 2010 la disoccupazione femminile era il doppio di quella maschile: 7,1% contro 3.6%.
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