E’ stato presentato il primo “Rapporto sull’economia sociale” curato da Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro e Istat.
Qui il comunicato stampa ufficiale.
Con la premessa, segnalata dai curatori, che il mondo del nonprofit è estremamente eterogeneo al suo interno (per dimensioni, risorse, obbiettivi e diffusione delle istituzioni, per esempio), proponiamo alcuni dati estratti dal Rapporto.
Quantità
Le istituzioni del nonprofit in Italia sono 235 mila, il 5,4% del totale delle unità istituzionali (cioè sommando non profit, istituzioni pubbliche e imprese), e occupano 488 mila persone, il 2,5% del totale degli occupati (dati del 2001).
All’interno delle istituzioni nonprofit, le organizzazioni di volontariato nel 2003 sono 21 mila, con un aumento di quasi il 15% rispetto al 2001.
AVVERTENZA I dati di qui in poi sono del 1999, e quindi inevitabilmente fotografano un quadro parzialmente superato.
Dove sono
Il 51 % delle istituzioni non profit sta in Italia settentrionale, e in particolare il 14% in Lombardia. Dall’altra parte Calabria, Valle d’Aosta, Basilicata, Umbria e Molise sommati non arrivavano al 6% del totale. Massima diffusione di istituzioni non profit in rapporto alla popolazione in Trentino Alto Adige: 8,87 istituzioni ogni 1000 abitanti
Forma giuridica
Il 63,3% delle istituzioni non profit sono associazioni non riconosciute, il 27.7% associazioni riconosciute; cooperative sociali il 2,1%, fondazioni l’1,4%.
Settore di impegno
Per il 63,4% il settore culturale e sportivo (quest’ultima pesa per il 40% del totale delle istituzioni nonprofit); segue in classifica il settore dell’assistenza sociale con l’8,7%.
Budget
Le entrate complessive superano i 73 milioni, le uscite superano i 69 milioni; 14 e 13 milioni le entrate e le uscite per il settore dell’assistenza. La distribuzione di risorse finanzarie risulta però eterogenea: pochi hanno molta parte dei fondi.
Chi opera per il non profit
L’80% fruisce di volontari; solo il 15% ha anche dipendenti; il 5% anche religiosi.
Da chi arrivano i fondi
Prevalentemente dal settore privato per l’87%, dal settore pubblico per il 13% restante; la risorse private sono complessivamente il 64% delle entrate.
Dati dettagliati
Il rapporto contiene poi i dati divisi, all’interno delle istituzioni non profit, tra organizzazioni di volontariato, cooperative sociali, associazioni di promozione sociale, organizzazioni non governative e fondazioni, in alcuni casi con dati più recenti di quelli del 1999.
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