Legge concorrenza e sociosanitario: cosa chiede realmente la legge, al di là dei timori più apocalittici, e i limiti alla concorrenza. Ecco le slide della relazione “Il rapporto tra enti privati gestori e Sistema sanitario regionale dopo la legge 118/2022 sulla concorrenza: nuove regole per accreditamento e contrattualizzazione” di Alberto V.Fedeli, coordinatore della commissione Pnrr di Uneba Lombardia al convegno “I nuovi scenari del welfare” a Massa.
“L’obiettivo delle modifiche introdotte – si legge in una delle slide di Fedeli – non è il passaggio al mercato e al regime di concorrenza, non richiesto nel settore sanitario e sociosanitario né dalla normativa e giurisprudenza europea nè dalla giurisprudenza interna ma quello invece di non creare insormontabili barriere di ingresso nel Sistema, di fatto realizzando un sistema chiuso con i soli enti già accreditati e contrattualizzati.
Si mira pertanto ad aprire il sistema anche agli enti solo accreditati per la stipula di contratti con procedimenti di pubblicità, trasparenza e parità di trattamento (selezioni certamente non gare pubbliche secondo il codice dei contratti pubblici), comunque vincolati al fabbisogno programmato.
Ma questo fabbisogno, come chiarito dalla giurisprudenza, non può essere determinato solo considerando i servizi già contrattualizzati, determinando in tal modo una chiusura del sistema per saturazione, ma in base al fabbisogno effettivo, individuando quindi quote di incremento dell’offerta per le selezioni e chance di ingresso degli enti solo accreditati.
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