E’ una riflessione su come affrontare e valorizzare la fragilità “Il dito medio di Romina …cambiare è possibile”, libro a cura di Franco Falorni, presidente dell’associato Uneba Fondazione Casa Cardinale Maffi e consigliere nazionale Uneba.
La presentazione del libro è in programma per venerdì 30 settembre ed è parte degli eventi per i 75 anni della Fondazione Casa Cardinale Maffi.
“La Fondazione Maffi – spiega Giancarlo Polenghi , responsabile della comunicazione per Fondazione Maffi – sta portando avanti una rivoluzione. E questo libro la racconta. Una rivoluzione che parte dalle parole, ma che vuole cambiare (…cambiare è possibile) in meglio la relazione tra le persone fragili e chi di loro si prende cura, tra le persone fragili e la società civile”.
La Romina del titolo esiste davvero: il 5 luglio 1994, poche settimane dopo essersi sposata, ha subito la rottura di un aneurisma cerebrale che le ha provocato una tetraparesi spastica. Oggi vive nella residenza sanitaria per persone con disabilità della Fondazione Maffi a Collesalvetti. E proprio all’ampliamento del laboratorio di ceramica della struttura di Collesalvetti va il ricavato dalle vendite del libro.
Al centro del libro ci sono i racconti delle vite di altre e altri come Romina: Fratelli Preziosi e Sorelle Preziose, li chiamano nella Fondazione. “Alcune storie-flash – spiega Falorni – che confermano quanta Bellezza ci sia nelle nostre strutture. Bellezza da brividi, Bellezza che nutre gesti e azioni, ma più che altro scalda il cuore e allena i muscoli della dignità, della solidarietà e dell’amicizia”.
“Grazie Franco. – scrive il presidente Uneba Franco Massi nel suo intervento in ‘Il dito medio di Romina’- Grazie per le riflessioni e le testimonianze raccolte che offri, nella pubblicazione, alla nostra meditazione: è possibile cambiare, non semplicemente per sopravvivere, ma per migliorare nel servizio alla persona e alle sue fragilità”.
HANNO DETTO DI “IL DITO MEDIO DI ROMINA”
È un libro che ci insegna un altro modo di guardare alla fragilità e che ci fa riflettere sul valore della tutela dell’unicità di ogni persona. Le parole dell’autore sono un inno alla ‘cultura del prendersi cura’ quale responsabilità e impegno condiviso per proteggere la dignità del singolo e il benessere della collettività.
Andrea Mandelli, Vicepresidente della Camera dei Deputati
Proprio le persone fanno la differenza tra uno spazio “amorfo e freddo” e un ambiente che diventa casa e famiglia “umanamente caldo” e “cristianamente gioioso”. L’augurio cordiale è che questo, sempre più si verifichi anche nelle “strutture” della Fondazione Maffi attraverso quanti le abitano e le vivono quotidianamente.
Mons. Giovanni Paolo Benotto, vescovo di Pisa
Tra le pieghe di questo libro si scopre una particolare forma di “bellezza”. Quella che si cela in una fragilità umana con cui tutti noi, prima o poi, dobbiamo fare i conti, ma ben lontana dall’essere mera debolezza. Una fragilità che ci sfida ad uscire dalla nostra “zona di comfort” per aiutarci a riscoprire il valore dell’altro, dell’ascolto e della condivisione; offrendo alla nostra società, così individualista, un’importante occasione di redenzione.
Paolo M. Mancarella, Rettore Università di Pisa
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