Verrà pubblicato nei prossimi mesi il secondo “Rapporto sui servizi sociali del Lazio” frutto dei dati del “Sistema informativo dei servizi sociali del Lazio” presso l’assessorato alle politiche sociali della Regione e realizzato in collaborazione con il Censis.
In questo comunicato stampa il Censis anticipa alcuni dati del Rapporto. Ne riportiamo una sintesi.
Sul territorio laziale sono presenti complessivamente 2.678 strutture e servizi socio-assistenziali per anziani, disabili, minori e giovani disagiati, con un incremento del 9,3% rispetto al 2007.
Gli utenti sono 259.887 (+5,5% rispetto al 2007). In particolare, 862 strutture (rispetto al 2007 +5%) ospitano 17.324 utenti (+6,4%), mentre 1.816 servizi (+11,4%) rispondono ai bisogni di assistenza di 242.563 utenti (+5,4%). I maggiori incrementi di utenti nel biennio si registrano nella provincia di Viterbo (+8,2%) e in quella di Roma (+6,7%).
Per gli anziani ci sono 1.080 strutture e servizi (erano 1.038 nel 2007), mentre l’utenza è cresciuta da poco più di 174 mila a 180.494 unità (+3,6%). Gli utenti anziani sono aumentati soprattutto nella provincia di Rieti (+8,6%). Nel Lazio ci sono anche 195 comunità alloggio (erano 187 nel 2007: +4,3%), 180 strutture e servizi per 2.841 adulti con disabilità (+0,4%), 23 strutture e servizi per 1.192 persone affette da patologie invalidanti (+21,1%) e altri servizi.
Quali sono i problemi?
Il 47,1% degli operatori intervistato ha sottolineato il disagio economico nel caso degli anziani, ed il 46,4% la solitudine. Per gli adulti con disabilità, il 55,6% degli operatori intervistati ha indicato i disagi relazionali, di sostegno morale e di compagnia.
Di cosa c’è bisogno?
Per il futuro è forte la richiesta di attivare o potenziare servizi di supporto come l’assistenza domiciliare (il 71% chiede di potenziare quella rivolta ai minori, più dell’87% quella per gli anziani e l’85% di attivarla per i disabili dove non c’è ancora), la semiresidenzialità (oltre il 57% chiede di attivarla per gli anziani, il 58% per le persone affette da dipendenze) e i centri diurni (il 60,5% chiede di potenziarli per gli adulti con disabilità e il 58,6% di potenziare quelli per gli anziani).
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