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Lazio – Dal 1 aprile quota sociale a carico degli assistiti forma residenziale e semiresidenziale

Cambiano le regole nel settore sanitario e socio sanitario nel Lazio.

Gli utenti di enti che erogano attività di riabilitazione in modalità di mantenimento, con la formula della residenzialità o della semiresidenzialità sono chiamati a compartecipare alla spesa per il servizio ricevuto.

La quota prevista è del 30% della tariffa giornaliera totale che spetta agli enti. Finora era invece il servizio sanitario regionale del Lazio a sostenere l’intera spesa. Se il reddito dei pazienti (reddito personale e indennità di accompagnamento) non è sufficiente, paga al posto loro quel 30% il Comune di residenza.

Questa compartecipazione alle spese da parte degli utenti con la presenza di quota sanitaria e quota sociale già si verifica in varie altre regioni d’Italia.

Per il Lazio, in ogni caso, si tratta di un cambiamento radicale. E rapido: le quote dovranno essere applicate, da parte degli enti, già dal prossimo 1 aprile.

A fissare le nuove regole è il decreto 95 del 29 dicembre 2009 del commissario ad acta per la sanità laziale. Mettiamo a disposizione il testo nella parte privata di www.uneba.org

Come cambia la tariffa

La tariffa spettante agli enti che accolgono le persone è quindi ora divisa in:

  • quota sanitaria, pari al 70% del totale, e a carico della Regione
  • quota sociale, pari al 30% del totale, a carico dell’utente o se lui non è in grado del suo comune di residenza.

La compartecipazione riguarda solo gli utenti adulti: l’attività di mantenimento a favore dei minori resta a carico del sistema sanitario regionale

Ecco quindi come si comporrà la tariffa degli enti da aprile.

a) Strutture residenziali, attività riabilitativa di mantenimento

Per casi con impegno riabilitativo assistenziale elevato

  • quota sanitaria: 83,15
  • quota sociale: 35,64

Per casi con impegno riabilitativo assistenziale medio:

  • quota sanitaria: 68,69
  • quota sociale: 29,44

b) Strutture semiresidenziali, attività riabilitativa di mantenimento

Per casi con impegno riabilitativo assistenziale elevato

  • quota sanitaria: 43,69
  • quota sociale: 18,73

Per casi con impegno riabilitativo assistenziale medio:

  • quota sanitaria: 34,96
  • quota sociale: 14,98

Per casi con impegno riabilitativo assistenziale lieve:

  • quota sanitaria: 30,58
  • quota sociale: 13,11

Confermato anche il taglio del budget dell’8% per il 2010: diminuiscono i fondi che la Regione mette a disposizione delle strutture.

L’avvio del nuovo sistema e le scadenze

Per l’avvio del sistema della compartecipazione viene nominato un gruppo tecnico che dovrà

entro il 28 febbraio:

ridefinire il fabbisogno assistenziale per le attività riabilitative erogabili in modalità estensiva e per quelle n modalità di mantenimento

entro il 31 marzo:

consultare gli organismi di categoria che rappresentano gli enti

entro il 30 giugno:

a)procedere alla eventuale integrazione dei requisiti autorizzativi delle strutture di riabilitazione estensiva e di mantenimento (come da revisione prevista nella dgr 424/2006)
b) definire ulteriori criteri clinici di accesso/dimissione alla/dall’assistenza riabilitativa estensiva e di mantenimento

entro il 30 settembre 2010

a)ridefinire il sistema di remunerazione dell’attività riabilitativa estensiva e di mantenimento

b)rimodulare le tariffe (stabilite dall’allegato 6 della dgr 583/2002) tenendo conto delle diverse tipologie di disabilità
c) dare indicazioni per il controllo clinico dei progetti riabilitativi erogati presso i centri di riabilitazione.

Con successivi provvedimenti, sulla scorta delle risultanze dell’attività del gruppo tecnico, si procederà alla rimodulazione complessiva dell’attività riabilitativa extraospedaliera rivolta alle persone disabili, anche alla luce del nuovo approccio culturale alla disabilità.

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