La spesa sanitaria è in linea con le medie nazionali, ma la qualità dei servizi è inferiore.
Questo il quadro del sistema sanitario della Basilicata che emerge dallo studio “La spesa sanitaria SSN in Basilicata”, del ciclo “Welfare Reforming Papers”, a cura di Nicola Salerno: un’analisi dettagliata dal 1990 a oggi della spesa sanitaria regionale confrontata con il resto d’Italia.
Alcuni punti in sintesi
La spesa sanitaria corrente pro-capite standardizzata (cioè considerano la diversa composizione per età dei cittadini nelle diverse regioni) è, con dati 2010, allineata alla media. Nel 1990 era del 17,5% inferiore alla media. Dal 2006-2007 si è andati verso l’allineamento. Secondo lo studio, questo non è “frutto di un processo di convergenza coordinato e guidato, ma conseguenza della crisi che ha ridotto risorse per tutti, e le ha ridotte maggiormente dove c’erano più risorse disponibili (in senso relativo)
Se la spesa sanitaria corrente in Basilicata dovesse essere interamente coperta da risorse regionali, peserebbe sul 10,5% del Pil regionale. L’incidenza sul Pil è significativamente superiore a quella media nazionale.
La spesa, chiosa Salerno, “non costituisce di per sé un problema, addirittura inferiore alla media d’Italia se corretta per la composizione demografica; ma anche per questa ragione è difficile realizzare concreti innalzamenti della qualità delle prestazioni che necessiterebbero di maggiori risorse programmabili”.
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