COMUNICATO STAMPA DI UNEBA NAZIONALE SUL RINNOVO DEL CONTRATTO UNEBA
Roma, 27 giugno 2018
L’attuale fase di temporanea sospensione del negoziato Uneba-Sindacati, dovuta sia alla necessità di ulteriore approfondimento delle proposte sul tavolo, sia alla coincidenza con il periodo estivo, ci consente di uscire dal riserbo sotto cui, prudenzialmente, abbiamo finora tenuto i temi in discussione, e di informare in modo particolare gli Enti associati di alcune tra le proposte che, a tutt’oggi, riteniamo essere le più innovative.
Uneba registra con rammarico le dichiarazioni di parte sindacale tendenti a non voler nemmeno approfondire le proposte che la delegazione di parte datoriale ha presentato.
La principale di queste proposte è quella di utilizzare al meglio le agevolazioni previste dalla legislazione vigente in tema di misure fiscali agevolative per le retribuzioni premiali, nonché per lo sviluppo del welfare aziendale.
La proposta Uneba prevede quindi la creazione di un nuovo istituto in sostituzione della 14.a mensilità, denominato “Erogazione Premiale e Welfare”, con un sostanziale beneficio economico retributivo in favore dei lavoratori dipendenti, a parità di oneri in capo ai datori di lavoro.
A tutela del personale già in forza, l’erogazione premiale e welfare recupererebbe la 14.a mensilità anche nella peggiore ipotesi di produttività, così come resterebbero naturalmente salvi tutti gli accordi di secondo livello territoriali o aziendali in corso alla data della firma del CCNL.
Infine, sarà necessaria la sottoscrizione, a livello territoriale, di accordi di conferma o modifica dell’articolato.
Le novità in argomento non arrecherebbero pregiudizi ai lavoratori, e la ricerca di un elemento contrattuale innovativo quale quello proposto, risponde, a parere di Uneba, a due elementi oggettivi che limitano la possibilità di aumenti retributivi:
1. assenza assoluta di risorse aggiuntive da parte dell’Ente Pubblico
2. la verosimile ricaduta di questo aggravio di costi del lavoro sulle famiglie e sugli utenti
Ci preme inoltre rimarcare che l’azione di revisione del dettato contrattuale, effettuata da Uneba, ha portato a proporre anche l’inserimento di istituti che rispondono al meglio alle nuove esigenze del settore; tra queste, in modo particolare, l’importante adeguamento dei vari istituti contrattuali alle esigenze di flessibilità e servizio richiesti da un’adeguata, puntuale, ed efficace assistenza domiciliare.
A giudizio di Uneba, permangono tutte le condizioni per continuare con realismo l’importante trattativa in corso, e per riconfermarsi come contratto collettivo nazionale di lavoro di riferimento del settore sociosanitario-assistenziale.
Contratto, la proposta innovativa di Uneba: produttività e welfare (agevolati!) al posto della 14° –> + risorse ai dipendenti e costi = per gli enti. Ma la trattativa sul ccnl Uneba si blocca… https://t.co/0EjLn44Nse pic.twitter.com/jtIn2oZ0aK
— Uneba (@unebanazionale) 27 giugno 2018
11 Commenti presenti
maurizio gioia
27 Giugno 2018 - 16:24Buongiorno.
la proposta mi lascia perplesso: in un contesto, come quello della mia azienda, in cui: 1) a fianco di personale con CCNL ENTI LOCALI lavora personale con CCNL UNEBA E “SUPERMINIMI”; 2) in seguito a problemi economici, dal 2013 il personale ha visto una notevole compressione del salario accessorio e i nuovi assunti hanno CCNL UNEBA SENZA SUPERMINIMI; solo sul piano psicologico comprendo il disagio di pensare che la quattordicesima “SLITTA” nel salario accessorio….
MAURIZIO GIOIA
Direttore AS RSA Monticello Brianza – Lecco
barbara
23 Agosto 2018 - 09:29Buongiorno,
lavoro dalle 8.30 alle 15.00 con la mezz’ora di pausa compresa. quindi 6 ore effettive di lavoro. Posso chiedere di uscire alle 14.30 e fare un orario continuato, saltando la pausa? grazie
sito Uneba
24 Agosto 2018 - 13:24Certo che può chiederlo. Non è obbligatorio, però, che il cambiamento le venga accordato. Dipende dalle necessità dell’ente, dall’assistenza da prestare alle persone a cui l’ente si dedica… e da tante possibili situazioni, diverse per ogni ente.
Gilberto antonio Nieddu
1 Settembre 2018 - 13:39E per la retribuzione oraria netta cosa pensate di fare? A parer vostro può un laureato accontentarsi di 1200 euro per 38 ore settimanali? O peggio ancora di 600(!!) Euro mensili per 18 ore? Stipendi da fame e poco dignitosi per personale laureato, iper-formato e al quale si chiede formazione continua e l’iscrizione a un albo
Alessia
23 Gennaio 2019 - 16:04Buongiorno,
Con il nuovo contratto ci saranno degli aumenti di stipendio?
fabio
1 Aprile 2019 - 12:11il contratto prevede congedi straordinari per assistenza ai famigliari
mark88
25 Aprile 2019 - 12:14Buongiorno sono appena stato assunto con livello 3s come infermiere mi aspetta qualche indennità particolare? inoltre vorrei gentilmente chiedere a che punto siamo con il rinnovo del CCNL?
sito Uneba
26 Aprile 2019 - 10:41Tutte le notizie sulle trattative per il rinnovo del contratto vengono puntualmente pubblicate su questo sito.
Per quanto riguarda il trattamento economico come infermiere la invitiamo a fare riferimento al testo del contratto Uneba vigente http://www.uneba.org/contratto-uneba-ecco-il-testo-in-pdf/
grazie,
Uneba
gemma panico
8 Marzo 2020 - 18:00Buon pomeriggio avete parlato di aumenti in busta paga, ma non si vede ancora nulla! Quando ci saranno?. Poi chiedo questo contratto e normale che le ferie primaverili e autunnali sono richiamabili, per noi? E perché? Noi facciamo un lavoro che non è leggero se fisicamente e mentalmente. Vorrei sapere una risposta.
Rita Auricchio
29 Agosto 2020 - 01:38Sono un educatore posso chiedere in cosa consiste un contratto uneba quali siano i pro e i contro per la regione Lombardia ? Non riesco a racapezzarmi grazie
Francesco L
6 Febbraio 2021 - 10:38Salve, sono un dipendente presso un Rsa, avrei un quesito da porre. Ho letto l ‘articolo della proposta Uneba sul Welfare aziendale che avrebbe dovuto sostituire l erogazione della quattordicesima. Da quanto ho capito é stata rigettata non trovando un accordo con i sindacati, tuttavia sarei comunque interessato a comprendere meglio la proposta. Personalmente non ero informato su cosa fosse il welfare aziendale, ma documentandomi sul web mi è parso di capire che ” i soldi” non erogati sotto forma di quattordicesima per il dipendente, andrebbero invece “spesi” in progetti educativi, partecipazione a spese sanitarie, fondi pensione e istruzione. Ora, la mia domanda è la seguente, se un dipendente non usufruisse di questi “benefit” (perché senza figli, senza necessità di visite specialistiche, perché ha già completato il proprio percorso di istruzione …) la “quota di quattordicesima spettante” andrebbe persa o comunque erogata?
Saluti, Francesco