Non è vero che è obbligatoria per legge l’introduzione dei meccanismi della concorrenza nei servizi sociosanitari.
O meglio, detto con più precisione: “Il diritto dell’Unione Europea non impone di introdurre meccanismi concorrenziali nei servizi di interesse generale, anche economici, e specificatamente lo esclude per i servizi sociosanitari”.
Lo ha ribadito con forza l’avvocato Alberto V. Fedeli della Commissione Giuridica Uneba nel suo intervento “L. 118/2022 – La concorrenza nei servizi sociosanitari” al convegno nazionale Uneba di ottobre 2024.
E’ la legge a dirlo, come evidenziano le slide presentate da Fedeli, che trovate a fondo pagina.
Le scelte in questa direzione del governo nazionale, e in subordine delle Regioni, sono, appunto, scelte, non obblighi.
Fedeli ha invitato le federazioni regionali Uneba a segnalare a Uneba nazionale le azioni svolte dalle Regioni nella direzione dell’applicazione del regime di concorrenza e ha annunciato che prima di fine 2024 uscirà una pubblicazione di Uneba sul tema. “Con la speranza – ha commentato Fedeli- che sia utile anche ai decisori regionali, e fermare un approccio troppo ideologico pro concorrenza”.
Uneba ribadisce la sua posizione critica verso l’introduzione della concorrenza: il Sistema Sanitario Nazionale è attualmente un sistema integrato tra pubblico e privato.
“Il Sistema -spiegano le slide di Fedeli- si basa sull’accesso nel SSN delle strutture private in condizioni di parità con le strutturepubbliche, governato dalla programmazione regionale che vincola l’ «accreditamento», a cui segue lastipula di «accordi contrattuali» con le strutture accreditate, e quindi una remunerazione secondo tariffe predeterminate dalla Regione. Si è previsto un sistema programmato, ridimensionando la logiche della concorrenza”.
Qui tutti gli articoli di www.uneba.org sul tema della concorrenza, in gran parte riferiti a interventi di Fedeli
SLIDE INTEVENTO FEDELI SU L. 118-2022 CONVEGNO UNEBA 10.10.2024 Avvenire_sangiovannilupatoto_fedeli