Incrementi delle tariffe nel Fondo Sanitario Regionale: Uneba Lombardia e altre 7 associazioni di categoria scrivono all’assessore al welfare di Regione Lombardia Letizia Moratti, al direttore generale Welfare Giovanni Pavesi e alla dirigente Rosetta Gagliardo.
“Gli incrementi tariffari storicizzabili del fondo sanitario regionale del 2% con effetto dal 1 gennaio 2022 per RSA, RSD, CSS, CDI e CDD” annunciati nelle riunioni del Tavolo economico e del Tavolo sociosanitario di venerdì 15 luglio sono una proposta apprezzabile, argomentano Uneba Lombardia, Agespi, Aiop, Aci Welfare Lombardia, Anaste, Anffas Lombardia, Aris, Arlea.
Ma, spiegano le associazioni, l’incremento del 2% è “decisamente insufficiente a coprire i costi di funzionamento delle diverse unità d’offerta” visti gli aumenti dei costi, la difficoltà di reperire personale, l’impossibilità di accedere direttamente alle risorse del PNRR.
Serve un incremento maggiore, e che “riguardi tutte le tipologie della rete territoriale sanitaria e socio sanitaria”. In particolare è necessario un intervento nell’area della neuropsichiatria infantile per adeguare tariffe, budget e posti, come pure una “armonizzazione delle regole di remunerazione delle assenze nei servizi semiresidenziali per minori”.
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