Imu per enti non commerciali 2013: arrivano chiarimenti dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, attraverso la risoluzione 7/DF del 5 giugno 2013, a pochi giorni dal termine per il pagamento della prima rata.
Il Ministero chiarisce anzitutto che gli enti potranno calcolare la prima rata dell’Imu 2013 con gli stessi criteri usati per il 2012 “per quanto riguarda le disposizioni concernenti l’art. 4 del D. M. n. 200 del 2012 (che stabilisce quando le attività sono effettuate con “modalità non commerciali”), con la sola differenza che per l’anno 2013 devono essere tenuti in considerazione anche i criteri dell’art. 5 che comportano il versamento dell’imposta limitatamente agli immobili o proporzioni di immobili destinati allo svolgimento con modalità commerciali “
Nella risoluzione si afferma anche che “il conguaglio dell’IMU per l’anno 2013 (per gli enti non commerciali può) essere effettuato contestualmente al versamento della prima rata dovuta per l’anno 2014”, e quindi dopo la scadenza del termine per la seconda rata Imu.
Infine, in risposta ad ulteriore quesito, la risoluzione afferma che “a partire dell’anno 2014, il versamento della prima rata dell’IMU dovrà essere effettuato in misura pari al 50% dell’imposta relativa all’anno precedente così come determinata definitivamente anche sulla base dei dati risultanti dai bilanci degli enti non commerciali”.
1 Comment
La normativa è piuttosto complessa e soggetta ad interpretazioni. Sarebbe bello che tutti gli enti seguissero il medesimo criterio.
Nel nostro caso una casa di riposo costituita da 2 nuclei di cui uno convenzionato e uno no.
Il nucleo convenzionato non paga imu. L’altro dovrebbe pagare; ma è corretto considerando che la rendita del patrimonio dell’Ente è destinata a sconto delle rette? Allora che differenza c’è rispetto a chi fa utile?
Molti enti hanno poi immobili storici in disuso: si paga su questi?
Grazie