Possono finalmente aprire i 23 centri diurni polifunzionali per minori a rischio che operano a Napoli e sono associati Uneba.
Martedì 26 novembre il nuovo assessore alle politiche sociali del Comune di Napoli Monica Buonanno ha firmato la determina dirigenziale che sblocca i fondi per l’avvio delle attività delle strutture.
Da mercoledì 27 novembre i centri Uneba hanno aperto e cominciato il loro servizio. Accolgono circa 1200 minori, dai 3 anni di chi va alla scuola d’infanzia fino ai 16 di chi completa l’obbligo scolastico: tutti minori con situazioni sociali o economiche fragili, a cui le famiglie da sole non potrebbero dare il supporto di cui hanno bisogno. Il servizio di accoglienza comprende spesso il trasporto da scuola, i pasti, le attività educative.
Dall’inizio dell’anno scolastico a oggi i minori non avevano potuto usufruire del servizio dei centri Uneba perché il Comune di Napoli non aveva ancora approvato la copertura economica al servizio. In molti casi, i minori da settembre a oggi non erano neppure andati a scuola.
Con la riapertura dei centri, ricominciano a lavorare anche le decine di operatori in essi coinvolti con vari ruoli.
Uneba Napoli, con il suo presidente don Pino Venerito, aveva nei giorni scorsi sollecitato il Comune ad intervenire per garantire il servizio dei centri diurni nell’anno scolastico, fondamentale per tanti minori a rischio. Restano però altri temi che Uneba, nell’interesse dei minori accolti, vorrebbe affrontare con l’assessore Buonanno
- la mancata retribuzione delle assenze: se un minore un giorno è assente dalla struttura, la struttura per quel giorno non incassa la retta, pur avendo spese (struttura, personale educativo, trasporto…) pressoché invariate
- la necessità di una più chiara distinzione tra l’attività dei centri diurni, che attuano la presa in carico del bambino con tutte le sue problematiche, e quella dell’educativa territoriale
- l’entità della retta pagata dal Comune rispetto al servizio che il centro Uneba offre al minore, che spesso comprende trasporto da scuola al centro diurno,pranzo e attività educative, accoglienza fino alle 17.30
- più certezze per il sostegno alle attività dei centri diurni nel periodo estivo, quando le scuole sono chiuse e il ruolo dei centri diurni è forse ancora più importante (senza centri diurni, dove vanno i bambini e ragazzi?)
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