La legge delega di riforma del mercato del lavoro (Jobs Act) di cui il Governo sta approvando i decreti attuativi prevede, tra l’altro, una riforma nella tipologia dei contratti di lavoro.
Fra i quattro decreti legislativi approvati venerdì 20 febbraio dal Consiglio dei Ministri ve ne è, per l’appunto, uno che contiene lo “Schema di decreto legislativo recante il testo organico delle tipologie contrattuali e la revisione della disciplina delle mansioni, in attuazione della legge 10 dicembre 2014″.
Tra i cambiamenti previsti, si evidenzia la progressiva soppressione dei contratti di collaborazione coordinata e continuativa e a progetto.
Si tratta di una forma contrattuale di limitato utilizzo nel nostro settore, in genere riservato ad ipotesi di progetti sperimentali a termine in affidamento dall’Ente pubblico in particolari circostanze e per specifiche professionalità, a cui non è possibile dare risposta mediante l’utilizzo di strumenti più convenzionali.
Nella parte riservata pubblichiamo un documento contenente le tipologie di collaborazioni che sopravviveranno, il regime transitorio per i contratti già in essere, le modalità per la loro trasformazione in contratti a tempo indeterminato a tutele crescenti; nonché i casi e le condizioni per poter continuare, in futuro, a stipulare contratti di collaborazione.
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BUONASERA, la societa’ Arca di Noe’, che tratta servizi di prima accoglienza per gli immigrati; vorrebbe assumere come cococo una risorsa che si occupi dell’inclusione sociale degli immigrati della propria struttura, ed un’altra risorsa come colei che istruisca ,gli immigrati della struttura, ed insegni la lingua italiana
Applicando il contratto uneba, la societa’ puo’ assumere come cococo queste due risorse?
Cordialmente