I valori che guidano l’operato quotidiano delle strutture residenziali per anziani e le scelte politiche lo condizionano: si è mosso tra questi due poli il contributo di Uneba Veneto, per voce del presidente regionale Francesco Facci, all’affollato convegno “Anziani: risorse, fragilità e attenzioni” organizzato dalla Pastorale della Salute della Diocesi di Vittorio Veneto.
Ecco il video integrale del convegno, aperto dall’intervento del vescovo di Vittorio Veneto mons.Corrado Pizziolo.
Ha anzitutto cercato di delineare alcuni dei principi di un’assistenza agli anziani fatta “con il profumo della carità”-. “L’appropriatezza di una attività sanitaria – ha detto ad esempio Facci – deve essere bilanciata dal valore della persona (dignità): la malattia non esiste, esiste invece la persona malata”.
Ha poi posto l’attenzione sulle novità della politica regionale. “La recente delibera regionale 1438 sugli schemi di accordo contrattuale – ha spiegato Facci – introduce il concetto di ‘giornate convenzionabili’ fissate dalla Regione per ciascun ente. Ma così il rischio è che se io anziano desidero essere accolto in una struttura, ma questa ha terminato le giornate cosa posso fare? Rinunciare? Pagare la retta intera senza il contributo regionale, che è attorno ai 50 euro al giorno?”
“Ci preoccupa anche il concetto, nella dgr 1438, di tariffa, cioè una retta stabilita dalla Regione. Ma se la Regione fissa standard strutturali, standard di personale, giornate convenzionabili, quote, tariffe, che margini d’azione restano per la struttura? Che stimolo ha l’ente a investire per migliorare la qualità?
Con la Regione su questi temi ora è stato aperto un percorso di dialogo, a cui noi di Uneba partecipiamo e guardiamo con fiducia”.
L’altra relatrice al convegno, la direttrice del distretto di Pieve di Soligo della Ulss 2 Paola Paludetti, ha presentato alcuni dati sulla presenza degli anziani nel distretto e in tutto il Veneto.
Ad esempio: nei 14 centri di servizio per anziani del distretto (l’ex Ulss 7) ci sono 1510 posti letto per non autosufficienti (cresciuti del 5% negli ultimi due anni) e 271 posti letto per autosufficienti (calati del 15% negli ultimi due anni). Di questi, 10 sono i posti in nucleo Alzheimer, 10 per persone in stato vegetativo permanente, 67 per religiosi non autosufficienti. Ad usufruire delle strutture per anziani nel 2017 sono stati 1414 donne e 444 uomini. L’assistenza domiciliare ha seguito invece 7969 persone, di cui l’82% supera i 75 anni.
Altri dati sono nelle sue slide.
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