Sicurezza alimentare: la Commissione Europea mette a disposizione alcune guide per l’applicazione del sistema Haccp (“Analisi del Pericolo e Punti Critici di Controllo”) contro la contaminazione alimentare.
L’applicazione del sistema Haccp è obbligatoria per le comunità in cui si preparano e somministrano alimenti: riguarda quindi anche buona parte degli enti Uneba.
Uneba Veneto segnala in particolare la “Guida all’applicazione delle procedure basate sui principi del sistema Haccp e alla semplificazione dell’attuazione dei principi del sistema Haccp in talune imprese alimentari” curata e aggiornata dalla Commissione Europera: chiarisce come predisporre, attuare e mantenere la procedura Haccp e fino a che punto è possibile applicare i principi con flessibilità.
Uneba Veneto offre anche, grazie ad una collaborazione con l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, controlli igienici-sanitario degli alimenti e degli ambienti di preparazione/somministrazione del cibo e verifiche professionali e riservate sulla qualità microbiologica degli ambienti in cui si preparano o si consumano i pasti. I servizi sono gratuiti. Per informazioni: 049 6683012, info.veneto@uneba.org
Normativa Haccp: Regolamento 852/2004 del Parlamento Europeo e del Consiglio sull’igiene dei prodotti alimentari del 29 giugno 2004.
Come ricorda Puntosicuro, i sette principi del sistema Haccp sono:
1. individuare ogni pericolo che deve essere prevenuto, eliminato o ridotto a livelli accettabili (analisi dei pericoli);
2. individuare i punti critici di controllo nella fase o nelle fasi in cui il controllo stesso si rivela essenziale per prevenire o eliminare un rischio o per ridurlo a livelli accettabili;
3. stabilire, nei punti critici di controllo, i limiti critici che differenziano l’accettabilità e l’inaccettabilità ai fini della prevenzione, eliminazione o riduzione dei rischi individuati;
4. stabilire ed applicare procedure di sorveglianza efficaci nei punti critici di controllo;
5. stabilire le azioni correttive da intraprendere nel caso in cui dalla sorveglianza risulti che un determinato punto critico non è sotto controllo;
6. stabilire le procedure, da applicare regolarmente, per verificare l’effettivo funzionamento delle misure di cui ai paragrafi 1 – 5;
7. predisporre documenti e registrazioni adeguati alla natura e alle dimensioni dell’impresa alimentare al fine di dimostrare l’effettiva applicazione delle misure di cui ai paragrafi 1 – 6”.
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