E’ il quadro normativo del contratto regionale Uneba Veneto a rendere possibile lo sviluppo di un welfare aziendale scelto come buona pratica veneta: quella dell’associato Uneba Fondazione Opera Immacolata Concezione Onlus.
Lo ha ricordato il direttore generale di Fondazione Oic Fabio Toso intervenendo al convegno “Il nostro welfare territoriale – Opportunità per aziende, lavoratori e famiglie” organizzato sabato 9 febbraio dai comuni di Piazzola sul Brenta, Villafranca Padovana, Limena, Campodoro e Campo San Martino, tutti in provincia di Padova, con il supporto delle organizzazioni sindacali e di diverse categorie economiche.
Il contratto regionale Uneba Veneto, firmato a novembre 2015, ha introdotto il meccanismo della “conversione”: ogni espressione derivante dalla relazione con la persona assistita – che è l’elemento fondante del lavoro negli enti Uneba- si può tradurre in ore. Bonus per la costanza di servizio, affiancamento ad un neoassunto, componente territoriale della retribuzione e permessi (Rol): tutti viene convertito in ore, e il dipendente può scegliere se incassare quanto dovuto in euro, oppure avere riduzioni dell’orario di lavoro, oppure ancora accedere a forme di welfare aziendale.
Nei tre anni dalla firma del contratto Uneba Veneto, la Fondazione Opera Immacolata Concezione, attraverso uno sviluppo graduale ma costante, ha creato un sistema di welfare aziendale.
I dipendenti possono scegliere di utilizzare parte della retribuzione per acquisti di beni o servizi convenzionati che negli anni sono arrivati fino a 16 (ad esempio spese per asili, spese per libri scolastici, etc.). Grazie alle agevolazioni fiscali previste per il welfare aziendale, di fatto il potere d’acquisto per i lavoratori che scelgono questa opzione è maggiore rispetto a una retribuzione in euro. E anche l’ente ha una riduzione del carico fiscale. Il sistema di welfare aziendale resta sempre aperto a un ulteriore sviluppo.
I 5 comuni padovani organizzatori e i loro partner hanno presentato al convegno il loro Accordo territoriale sul welfare di comunità, una delle trenta “Alleanze territoriali per la famiglia” finanziate dalla Regione Veneto, come ricordato dall’assessore regionale alle politiche sociali Manuela Lanzarin.
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