Una graditissima opportunità di dialogo e confronto, per guardare insieme al superamento della pandemia e, in generale, alle opportunità di valorizzazione della rete dei servizi territoriali per persone non autosufficienti. Partendo dal presupposto che proprio le persone fragili devono sempre essere il primo punto di riferimento dei servizi e delle strutture.
Questo è stato l’incontro di Uneba Friuli Venezia Giulia, insieme a Federsanità, con il vicepresidente e assessore alla salute della Regione Friuli Venezia Giulia Riccardo Riccardi e il direttore centrale Salute, Politiche Sociali e Disabilità Gianna Zamaro, avvenuto giovedì 25 giugno.
Come riferisce anche il comunicato stampa della Regione, “Federsanità e Uneba hanno avanzato al vicegovernatore la proposta di istituire un tavolo permanente fra istituzioni e soggetti gestori di strutture residenziali pubbliche e del privato sociale tra cui l’ambito della cooperazione sociale”.
Una proposta a cui Riccardi ha dato un primo assenso, prevendo un “tavolo permanente costituto dalle diverse anime quali il pubblico, il privato puro e il privato sociale, al fine di elaborare delle linee guida di sintesi condivise”.
L’assessore ha indicato come obbiettivo per il comparto anziani “costruire un nuovo modello il cui fine deve essere quello di innalzamento della qualità generale del servizio reso alle persone”.
Per Uneba Friuli Venezia Giulia, rappresentata dal presidente Matteo Sabini, l’incontro in Regione è stato anzitutto occasione di presentare alla Regione l’impegno di Uneba per i più fragili: 2.800 posti letto (1.100 per anziani) e 1.550 dipendenti per 38 enti in Friuli Venezia Giulia. Una di queste, la casa di riposo di San Vito al Tagliamento, ha avuto pubblico riconoscimento per il suo operato durante la pandemia, con il conferimento del cavalierato dal presidente Mattarella.
Assieme, Uneba FVG e Federsanità Anci gestiscono circa il 50% dei posti letto per anziani in regione.
“Siamo soddisfatti di questa prima, importante occasione di dialogo con l’assessore Riccardi e, suo tramite, la giunta regionale. – commenta Sabini – Confermiamo la nostra piena disponibilità a collaborare a questo cammino di confronto, anche scendendo nel dettaglio dei problemi quotidiani delle strutture, dalla esposizione finanziaria delle strutture a seguito della pandemia, alla sostenibilità economica (Covid ha portato più spese e meno ricavi), alle quote regionali, fino alla difficoltà di reperire personale, a partire dagli infermieri”.
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molto bene, complimenti