La Regione Friuli Venezia Giulia con la delibera 134 del 3 febbraio 2022 ha introdotto deroghe temporanee sull’assunzione del personale sanitario. Valgono anche per le le strutture sociosanitarie accreditate e convenzionate con il Sistema Sanitario Regionale, come sono vari enti Uneba.
In particolare, spiega la delibera, “è consentito l’impiego di professionisti sanitari, anche tra i cittadini
di Paesi non appartenenti all’Unione Europea purché titolari di un permesso di soggiorno che consenta di svolgere attività lavorativa, che siano in possesso di:
Caso 1:
a) titolo di studio conseguito in un Paese dell’Unione Europea
b) iscrizione ad un Ordine o Albo professionale del Paese di provenienza
oppure
Caso 2:
a) titolo di studio conseguito in un Paese non appartenente all’Unione Europea con traduzione
asseverata in italiano
b) iscrizione ad un Ordine o Albo professionale del Paese di provenienza con traduzione asseverata in
italiano
c) dichiarazione di valore rilasciata dall’Autorità diplomatica o consolare italiana presente nello Stato
dove è stato rilasciato il titolo, finalizzata a verificare che il titolo stesso soddisfi le direttive UE”.
Il provvedimento, dice l’assessore alla salute della Regione Friuli Venezia Giulia Riccardo Riccardi, “permette di mettere in campo strumenti necessari a fronteggiare la strutturale e grave carenza di risorse umane. In questo modo possiamo assicurare l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza”.
Da tempo Uneba, a livello nazionale e regionale, evidenzia la carenza di personale, dagli oss agli infermieri ai medici.La situazione è particolarmente grave per le strutture sociosanitarie dopo il passaggio di molti lavoratori alla sanità pubblica.
Qui tutti gli articoli di www.uneba.org sul tema degli infermieri e della loro carenza
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