COMUNICATO STAMPA UNEBA
“Al settore sociosanitario vadano 300 milioni in più tratti dai 2 miliardi di aumento del Fondo Sanitario”: l’appello del non profit di Uneba a governo Conte e governatori delle Regioni
Franco Massi, presidente Uneba: “Rappresentiamo il 15% della spesa sanitaria italiana, chiediamo un riconoscimento concreto, per non dover essere costretti ad aumentare le rette
ROMA, 17 GENNAIO 2020 – C’è una realtà che ogni giorno offre assistenza e cura a centinaia di migliaia di persone fragili in Italia: dai malati di Alzheimer a chi ha più malattie croniche, da uomini e donne con grave disabilità a bambini e ragazzi con problemi psichici. In strutture residenziali o diurne, o con l’assistenza domiciliare. Operando per il benessere psicofisico di ognuno di loro.
Lo fa grazie alla professionalità di centinaia e migliaia di lavoratrici e lavoratori, divisi in ruoli diversi, formati e impiegati secondo standard di legge. Lo fa, molto spesso, forte di decenni, se non secoli, di esperienza sul campo, al servizio di famiglie e territori.
E lo fa a costi ben inferiori a quelli degli ospedali, e con molto meno sostegno economico pubblico.
Questa realtà è il settore sociosanitario: in tutta Italia residenze sanitarie assistenziali, nuclei Alzheimer, case famiglia, comunità per persone con disabilità, hospice, accoglienza per malati di Hiv, centri di servizi per anziani e decine di altre realtà.
LA RICHIESTA DI UNEBA: 300 MILIONI AL SOCIOSANITARIO
“Circa il 15% della spesa sanitaria in Italia riguarda il settore sociosanitario: siamo un pilastro su cui si regge il welfare italiano. Chiediamo quindi che sia dedicato al settore sociosanitario il 15% dell’aumento delle risorse del Fondo Sanitario previsto dalla Legge di Bilancio 2020: quindi, su 2 miliardi di aumento, 300 milioni al sociosanitario”.
A chiederlo ufficialmente al Governo, e alle Regioni tra cui il Fondo Sanitario verrà ripartito, è Uneba , da 70 anni la più rappresentativa organizzazione di categoria del settore sociosanitario, con centinaia di enti associati in tutta Italia, quasi tutti non profit di matrice cristiana.
UNEBA INCONTRA LE REGIONI
“Nelle prossime settimane noi di Uneba – e immaginiamo che anche le altre associazioni del sociosanitario saranno con noi – porteremo ai presidenti delle Regioni e alle loro giunte la nostra richiesta e le nostre ragioni.– annuncia il presidente di Uneba nazionale Franco Massi-. Siamo convinti di trovare ascolto perché portiamo le istanze di migliaia di persone fragili che ogni giorno fanno affidamento sulle strutture sociosanitarie”.
EVITARE CHE I COSTI RICADANO SULLE FAMIGLIE CON AUMENTI DELLE RETTE
“L’invecchiamento costante della popolazione, e l’elevata intensità di cura che richiede buona parte delle persone ospiti di strutture come le nostre, come pure gli effetti dei rinnovi contrattuali, aumentano il carico sul settore sociosanitario – spiega Massi-. Per questo abbiamo bisogno di maggiore sostegno. Non è il profitto il nostro obbiettivo, ma la qualità del servizio ai più fragili. E sulla qualità non possiamo derogare. Se Stato e Regioni non dimostreranno di con i fatti il loro appoggio al settore sociosanitario, ad esempio attraverso il riparto delle risorse del fondo sanitario, gli enti saranno costretti, a fronte del forte aumento dei costi a loro carico, a ritoccare al rialzo le rette. C’è il fondato rischio che siano le famiglie delle persone fragili a doverci rimettere, se Stato e Regioni non interverranno a sostegno del settore sociosanitario. Ad esempio attraverso le accresciute risorse del Fondo Sanitario”.
IL FONDO SANITARIO A CONFRONTO CON LE MISURE PER LA NON AUTOSUFFICIENZA E LA DISABILITÀ
Come ha sottolineato con orgoglio il ministro della salute Roberto Speranza, nel 2020 il Fondo Sanitario aumenta di 2 miliardi nell’anno precedente.
Per dare un termine di paragone, guardiamo agli stanziamenti specifici per il settore sociosanitario: il Fondo per la disabilità e la non autosufficienza avrà 29 milioni di euro nel 2020, il Fondo per le non autosufficienze aumenta di 50 milioni. Numeri minimi rispetto ai 2 miliardi del Fondo Sanitario che quindi si conferma la principale risorsa per il settore, ed il principale strumento per sostenere i servizi ad anziani, persone con disabilità, minori fragili, sofferenti psichici, persone con dipendenze.
Uneba plaude ai maggiori stanziamenti decisi da Governo e Parlamento a favore dei più fragili: ma non si tratta di prodiga generosità, bensì di un atto di responsabilità di fronte a bisogni sempre crescenti.
UFFICIO STAMPA: TOMMASO BISAGNO, 3473677957, INFO@UNEBA.ORG
Il nostro appello a Governo Conte e Regioni: al settore #sociosanitario servono più risorse. Le persone più fragili hanno bisogno di noi. Com.stampa: https://t.co/g2MycCxuqI pic.twitter.com/lZ2BxuWatf
— Uneba (@unebanazionale) January 20, 2020
Ascolta l’edizione del Giornale Radio Sociale con l’intervista al nostro presidente Massi
Ascolta qui l’edizione di oggi del Giornale Radio Sociale, martedì #21gennaio, disponibile in radio e sul web https://t.co/MTS4tsPave pic.twitter.com/SZU5fzfmSO
— GiornaleRadioSociale (@GrSociale) January 21, 2020
1 Comment
Caro Massi,
ho molto apprezzato questo tuo intervento, chiaro ed incisivo, speriamo davvero che succeda qualcosa.
un carissimo saluto.
Roberto Delzotto