Dopo la riforma sull’affidamento dei figli minori in caso di separazione della coppia (sia coniugi che semplici conviventi) nel nostro ordinamento vige il principio generale della bigenitorialità, tale per cui il giudice dovrà cercare di concedere l’affidamento congiunto dei figli ai genitori in fase di separazione, fatta eccezione per i casi in cui, ad un’attenta analisi, tale opzione risulti essere controproducente per i figli. In tali circostanze, infatti, è necessario optare per l’affidamento esclusivo dei figli ad uno solo dei genitori con l’eventuale diritto di visita da parte dell’altro.
Anche nei casi per cui non è possibile concedere l’affidamento congiunto dei figli ad entrambi i genitori, tuttavia, il giudice, nell’emettere il provvedimento che regola il rapporto genitori/figli, deve comunque tenere sempre in considerazione il legame che c’è tra il genitori ed i figli, e cercare il più possibile di favorire un riavvicinamento tra i due, sempre, ovviamente tenendo in primaria considerazione di quelle che sono le esigenze e le necessità del minore.
Sulla base di questi presupposti, pertanto, la Cassazione (Cassazione Civile, sezione I, 13.03.2009, n. 6200) ha riconosciuto ad una donna affetta da disturbi alimentari (anoressia), con particolari disturbi nel rapportarsi con terzi e con un difficile rapporto con il figlio ancora minorenne (lo stesso, infatti, si rifiutava di vedere la madre), il diritto di visita della madre. Seppur limitando gli incontri, da effettuarsi, peraltro, in un ambiente protetto quale l’abitazione dei nonni materni.
Con tale decisione, pertanto, la Corte ha voluto proteggere il legame naturale esistente tra il figlio e la madre (anche se allo stato fortemente compromesso), ritenendo che né il particolare stato patologico in cui versa la donna, né tantomeno il difficile rapporto con il figlio, possono giustificare una decisione tanto drastica quale quella di negare il diritto di visita di una madre con il proprio figlio, rischiando così di recidere completamente il fondamentale e naturale rapporto madre/figlio, e anzi limitando fortemente, in questo modo, la possibilità di ripristinare un rapporto sano tra i due.
avv. Paola Turri
Qui un altro approfondimento sul tema della bigenitorialità a cura delll’avv.Turri.
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