La Regione Emilia Romagna ha un nuovo Piano Sociale e Sanitario, documento di programmazione politica nel settore, approvato dall’assemblea legislativa a partire da proposta della giunta.
A completare ed attuare le indicazioni del Piano saranno le Schede di intervento, che saranno approvate successivamente.
Ecco una sintesi di alcune delle indicazioni date dal Piano
Organizzazione del sistema
- Il Distretto (Azienda Sanitaria + Comuni o Unioni) come snodo per erogare in modo ancora più integrato i servizi sanitari, sociali e socio-sanitari.
- Tavolo permanente di monitoraggio (da avviare) per verificare lo stato di attuazione degli interventi. Con Regione, enti locali, Ulss,sindacati, Terzo Settore.
Politiche per la prossimità e la domiciliarietà
1. sviluppo e potenziamento della collaborazione e del coordinamento tra i diversi servizi sociali, socio-sanitari e sanitari
- importante il ruolo di assistente sociale, medico di medicina generale, infermiere, educatore di strada, mediatore linguistico culturale
- potenziamento e/o riqualificazione di unità di valutazione multidimensionale e lavoro in équipe
- nuovi strumenti di integrazione socio-sanitaria come il budget di salute
2.servizi dedicati, intermedi tra la casa e i servizi (residenziali e non)
- educativa di strada, unità di strada, centri per le famiglie, centri adolescenza, “Dopo di noi”, appartamenti di transizione
3. responsabilità condivisa con i cittadini e le famiglie
- PAI – Progetto assistenziale individualizzato
- PEI – Progetto educativo individualizzato
. 4. servizi piu’ efficienti
- razionalizzazione e, se possibile, integrazione dei diversi dispositivi di valutazione multidimensionale previsti nei differenti percorsi
- logica pattizia nella costruzione del percorso individualizzato: condividere con i cittadini un percorso di assunzione reciproca di impegni e responsabilità, antidoto all’assistenzialismo.
Politiche per la partecipazione dei cittadini : welfare comunitario
- nuovo ruolo del Terzo settore: antenne sul bisogno e sulle risorse, luogo aggregativo e socializzante, strumento per coinvolgere i cittadini, anche quelli più fragili, in progetti a favore della comunità
- formazione degli operatori al lavoro di comunità
- adozione da parte delle istituzioni di metodi di programmazione e decisionali maggiormente partecipativi
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